Lewis Hamilton, quattro volte campione del mondo di Formula 1, affida la sua rabbia a Instagram Stories mostrando un cumulo di rifiuti rinvenuto tra gli scogli di Mykonos, in Grecia. La notizia è stata riportata da eHabitat.
Vacanza con clean up
“Ok, ragazzi. Sono qui in questo magnifico angolo di mondo. Abbiamo trovato quest’area piena di spazzatura, così ci siamo messi a pulire”. Hamilton esordisce così nel suo video pubblicato sui social per documentare non solo lo scempio di una vera e propria discarica a cielo aperto in un angolo di paradiso, ma pure per dimostrare che ci si può rimboccare le maniche e pulire i disastri compiuti dagli altri.
Nel suo personale clean up, Lewis Hamilton raccoglie bottiglie, ciabatte, imballaggi, chiedendo inoltre di non sostenere o comprare la plastica, le cannucce o anche il polistirolo. “Quello che comprate finisce tutto in mare. Pensate. Rifletteteci. Siamo venuti qui ed era tutto coperto da bottiglie di plastica”, racconta il campione di automobilismo nel suo video che ha ottenuto più di 670mila visualizzazioni.
Insomma, Instagram è mezzo rapido, immediato che, grazie alla sua potenzialità d’immagine, può servire per testimoniare un problema ecologico e diffondere così un positivo “contagio” di comportamenti positivi. Ma Hamilton non è, per fortuna, l’unico personaggio sportivo che ha affidato un messaggio di sostenibilità ambientale ai social: tempo fa anche il “nostro” Claudio Marchisio, centrocampista della Juventus, aveva sensibilizzato i suoi follower su Twitter a proposito dei rischi legati al cambiamento climatico, invitando le persone a riflettere suoi propri comportamenti e a scegliere cibo sostenibile.