A quasi due mesi dal lancio della campagna “No mozziconi a terra” contro il diffuso malcostume di gettare per strada uno dei rifiuti più inquinanti al mondo, sono già 35 i comuni italiani (da Nord a Sud) che hanno aderito alla campagna nazionale di Striscia la notizia.
Firmare un accordo
La campagna nasce da un’idea di a Max Laudadio che, insieme a tutti gli inviati del Tg satirico di Antonio Ricci, sta chiedendo a tutti i Sindaci dei Comuni d’Italia di firmare un accordo che li impegni ufficialmente ad applicare la normativa, già in vigore dal 2016 (legge 28 dicembre 2015, n. 221, art. 40) che prevede una multa dai 60 ai 300 euro per i trasgressori, ma che quasi nessun comune fa rispettare.
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Un gesto ormai automatico, per la maggior parte dei fumatori, quello di lanciare il mozzicone fuori dal finestrino delle auto o a terra come se l’ambiente fosse un grande cestino, senza rendersi conto che i mozziconi di sigarette una delle principali cause di inquinamento da plastica nel mondo perché contengono oltre 4000 sostanze tossiche.
Si tratta di materiali altamente cancerogeni che, se non correttamente smaltiti, finiscono inevitabilmente per contaminare il suolo e, quindi, la catena alimentare. Sono stati, infatti, anche analizzati gli effetti sulla vegetazione rivelando che la presenza di filtri di sigarette nel terreno riduce il successo della germinazione dei semi e dello sviluppo delle piante.
Iniziative contro il littering
Da non sottovalutare anche il fatto che buttare mozziconi a terra non fa che alimentare il littering e che tutto, inevitabilmente, arriva poi a inquinare i nostri mari. Fortunatamente, in Italia sono tantissimi gli eventi organizzati per contrastare questo fenomeno, come ad esempio il nostro Keep Clean and Run, il plogging più lungo d’Italia.
Se proprio non si riesce a smettere di fumare almeno si può evitare di buttare la cicca per terra!