La biodiversità del Pianeta è a rischio, un pericolo che non possiamo permetterci. Perciò, proprio in questi giorni, a Roma i rappresentanti dei governi del mondo si sono incontrati per i negoziati per un Piano Globale sulla Biodiversità. Come sappiamo, su queste priorità, bisogna davvero pensare globalmente ma agire localmente. In Italia, tra coloro che ogni giorno lavorano per raccontare l’importanza della tutela della natura vi è Giacomo Castana, un giardiniere davvero particolare che ha attraversato l’Italia per realizzare un documentario (che uscirà a breve): Prospettive Vegetali.
Da una vita da giardiniere a un documentario che racconterà la botanica grazie a oltre 300 interviste. Come nasce “Prospettive vegetali”?
Prospettive Vegetali nasce al ritorno da un viaggio in Costa Rica: dopo tanti anni entro i confini nazionali mi ero davvero dimenticato che il “mondo Italia”, non poteva che soddisfare una parte microscopica del desiderio di conoscenza che guida un essere umano. Allo stesso tempo, avendo viaggiato a ritmo di bicicletta per anni in tutta la nostra penisola, sapevo che non esiste un luogo migliore da cui partire per fare una ricerca esistenziale: la memoria storico naturalistica che vive sotto i nostri piedi ci offre un percorso universitario gratuito, alla quale si viene ammessi con un allenamento dei sensi, con la riscoperta delle nostre radici e con un orecchio sempre teso su quello che ci succede attorno su scala globale.
Come sei diventato il giardiniere -videomaker di prospettive digitali?
Ho iniziato a studiare le piante alla scuola per giardinieri di Minoprio nel 2012, poi ho lavorato a Varese e Roma, per accorgermi che la professione di giardiniere (per come viene intesa oggi), mi stava stretta. Ho un percorso artistico ed un diploma da garden designer nel cassetto con cui sogno di lavorare, ma lo farò solo quando ci saranno le condizioni per farlo con collaborazioni leali, finalizzate all’educazione botanica dei bambini ed il coinvolgimento dei ragazzi, ragione per la quale questo progetto si è occupato fin’ora solo di divulgazione.
Come sono state scelte le circa 300 persone intervistate?
Immaginate che ad un ragazzino delle medie venga affidata una ricerca su uomini e piante: la prima persona a cui verrà in mente di fare qualche domanda sarà il nonno, che da anni coltiva meravigliosi pomodori. L’anziano accenderà una serie di stimoli nella mente del giovane studente e gli consiglierà di far visita ad un pastore che vive a pochi km di distanza. Non sarei capace di definire un profilo delle persone intervistate perché sono le persone che questa ricerca etnobotanica mi ha portato ad incontrare.
Quali somiglianze e quali differenze esistono tra l’esistenza umana e quella vegetale?
Questa domanda vi deve accompagnare prima, durante e dopo aver visto “Botanica per tutti”. Se ci pensate bene, le somiglianze e le differenze tra qualcosa e qualcos’altro, non sono che lo spazio d’indagine all’interno del quale muoversi per formulare ipotesi, per farsi la propria idea su qualcosa, grazie all’esperienza. Così, condividendo e raccogliendo centinaia di diverse opinioni e percezioni su uomini e piante è nato il documentario.
Qual è l’obiettivo del documentario?
La nostra evoluzione ci dice (neanche troppo tra le righe), che padroneggiare la materia botanica prima con l’intuito che con la tecnica, sia stata la ragione principale del nostro sviluppo cognitivo e fisico. All’inizio, non avevo idea che il documentario sarebbe arrivato fin all’etnopsichiatria, alla progettazione elettromagnetica o alla biofilia. Ma quando hai a che fare con un universo che ha milioni di anni più di te, ogni scoperta non può che essere sconvolgente. Ho implorato tantissimi saggi maestri, di spiegarmi tutta la complessità vegetale usando parole semplici, ed il risultato mi soddisfa molto: dalle scuole medie in su, ho verificato che il messaggio può essere compreso dalla gran parte dei ragazzi.
Quando si potrà vedere?
La raccolta fondi si conclude il 29 febbraio (http://sostieni.link/23598) e lo streaming del documentario sarà disponibile dopo il 15 marzo. Ci vorrà ancora un po’ di pazienza perchè stiamo capendo quale sia il modo migliore per offrire la visione online, ma ormai siamo agli sgoccioli. Inizierà invece il 15 Marzo un tour di proiezioni che durerà, con il supporto di tanti, per tutto il 2020 passando tra progetti innovativi, cinema, teatri, giardini, festival e soprattutto scuole. Potete restare aggiornati sulle tappe del tour e su tutto quello che riguarda uomini e piante sui canali social di Prospettive Vegetali https://giacomocastana.com/