di Matteo Monge
Mario Collino è meglio conosciuto con il nome d’arte di Prezzemolo. Lo si incontra spesso sulle piazze e nei teatri del Piemonte, Liguria, Valle d’Aosta e Francia, alle prese con le sue “dumùre et na vira”, i giochi di una volta, capace di far rivivere al pubblico tutta la sapienza popolare d’un tempo, fatta di modi di dire, filastrocche, suoni e storie, che scaturiscono dall’utilizzo spontaneo di una serie infinita di oggetti e materiali di recupero, i quali riescono a diventare meditazione, esempio, divertimento. Una goduria per i bambini e per gli anziani, che rivivono con lui i tempi della loro fanciullezza.
Prezzemolo ha deciso di partecipare alle tappe cuneesi del Keep Clean and Run testimoniando in prima persona il suo impegno contro l’abbandono dei rifiuti. Abbiamo fatto a Mario alcune domande per capire quanto la tematica ambientale è per lui importante.
Quale valore ha la pulizia dell’ambiente in cui viviamo?
Il mondo in cui viviamo ci è stato donato gratuitamente e pulito fin dal principio, per il nostro benessere! Se come proclamiamo, ci riteniamo persone civili ed istruite, non abbiamo il diritto di sporcarlo e rovinarlo, ma al contrario dobbiamo prendercene cura, proprio perché vivere in un ambiente pulito fa piacere, ed è utile per la nostra salute.
Come pensi si possano modificare le abitudini delle persone riguardo al problema dei piccoli abbandoni di rifiuti in montagna e per le strade?
Penso che per modificare gli altri, bisogna che in primis gli altri vedano il nostro comportamento. Sono convinto che vale di più pulire e recuperare davanti a chi sporca, che mettersi a gridare o far prediche. Nella zona in cui abito ci sono i contenitori per la raccolta differenziata, ma sia dentro che fuori è sempre mischiato o sporco. Mi sono preso l’impegno di andare a separare e pulire i sacchi o scatole di rifiuti, che vengono abbandonati dai passanti, o addirittura lanciati dai finestrini della propria autovettura. In questo modo, ho già recuperato molti oggetti che possono ancora servire e, se non li adopero io, li porto da una associazione che pratica il riuso. Inoltre almeno una volta la settimana, con l’aiuto di un ragazzo che vive con noi, andiamo a spazzare tutta la zona che si trova vicino ad una piccola cappella intitolata a San Bernardo, dove c’è una panchina e un grande albero, vicino alla quale abbiamo sistemato dei fiori e piante grasse, dentro a vasi ricavati da pneumatici fuori uso.
È per questo che ho deciso di partecipare a Keep Clean and Run!