di Giuseppe Totaro
Marco Cogno, presidente dell’ Hockey Club Valpellice Bulldogs, ci parla della sua decisione di aderire alla Keep Clean and Run come testimonial. Una delegazione della squadra sarà infatti presente alla tappa con arrivo a Torre Pellice di martedì 12 maggio.
Presidente, che cosa ha spinto lei e l’HC Valpellice Bulldogs a sostenere l’evento Keep Clean and Run?
Abbiamo accolto subito e favorevolmente la proposta poiché ci sentiamo particolarmente vicini a questa filosofia: lo sport come cassa di risonanza per veicolare un messaggio importante. Non abbiamo mai voluto considerare l’hockey come un semplice sport bensì come un veicolo per la diffusione di valori che possano ampliare il bagaglio personale di ogni atleta e di ogni addetto ai lavori. Il rispetto dell’ambiente è importante quanto il rispetto verso un compagno di squadra o un coach. Tutto ciò che ci circonda influisce su di noi, sul nostro presente e sul nostro futuro. Lavoriamo in una struttura che ha un impatto ambientale non indifferente dal punto di vista energetico. Corriamo sul ghiaccio e dobbiamo grande rispetto ad un ambiente che, con i suoi laghetti ghiacciati, ci ha permesso di scoprire questo sport e farne una tradizione e un riferimento per tutto il territorio. Siamo quindi orgogliosi di poter contribuire alla diffusione del messaggio di questa iniziativa.
Quali pensa siano le modalità di comunicazione più efficaci per modificare le abitudini delle persone in merito all’abbandono dei rifiuti?
Ci rendiamo conto che la sensibilità dei ragazzi sta cambiando e sono proprio i giovani talvolta a darci indicazioni sul da farsi circa i rifiuti. Credo che attraverso le scuole sia iniziato un buon lavoro che sta portando molti giovani alla consapevolezza dell’importanza del tema. La scuola e le informazioni purtroppo però non bastano e se vogliamo davvero che i giovani interiorizzino dei valori, dobbiamo esserne consapevoli noi in qualità di adulti, genitori, insegnanti. Plasmare la mente giovane di un ragazzo è più semplice rispetto a modificare le cattive abitudini radicate in un adulto. Insegnare ai giovani quindi e concentrarsi sugli adulti perché possano crederci davvero, dando il buon esempio. Gli strumenti che oggi, a nostro avviso, possono dare risultati migliori, sono proprio eventi come questo che coinvolgono un gran numero di persone in diverse aree geografiche e hanno grande visibilità mediatica. Qualsiasi attività, se diventa “cool” può coinvolgere e portare il messaggio giusto, anche in modo ludico e meno “accademico”.
Qual è il messaggio che vorrebbe lanciare ai cittadini italiani ed europei in occasione di Let’s Clean Up Europe?
Se ci sono persone che riescono a migliorare l’ambiente, attraversando nel frattempo tre Regioni e correndo per 400 km, allora il nostro contributo possiamo darlo anche noi, nel nostro piccolo, nei nostri gesti quotidiani.