di Alessio Sciurpa
Lo squalo, simbolo di potenza, da sempre ha suscitato nell’uomo un certo timore riverenziale, incarnato nel famosissimo film di Steven Spielberg (e suoi sequel) del 1975. Le azioni di comunicazione ambientale su questo argomento non sono mai state particolarmente incisive, ma vorrei segnalare questa campagna Sudafricana. Già di per sé il fatto che sia ambientata in un acquario, cioè una struttura realizzata dall’uomo, dovrebbe far pensare. Chi di voi non ha mai visto di persona, in un film o appesa sopra la vasca da bagno di un amico una targa “Beware of Shark”. Il messaggio è molto chiaro: i veri predatori sono gli uomini non gli squali.
Infatti ogni anno 100 milioni di squali vengono uccisi dagli esseri umani, in confronto, nello stesso lasso di tempo, solo 4 persone ne sono attaccate. Oltre 500 specie diverse di squalo che soccombono ad una sola, la più invasiva che sia mai apparsa sulla terra: l’uomo!
Lo squalo, simbolo di potenza, da sempre ha suscitato nell’uomo un certo timore riverenziale, incarnato nel famosissimo film di Steven Spielberg (e suoi sequel) del 1975. Le azioni di comunicazione ambientale su questo argomento non sono mai state particolarmente incisive, ma vorrei segnalare questa campagna Sudafricana. Già di per sé il fatto che sia ambientata in un acquario, cioè una struttura realizzata dall’uomo, dovrebbe far pensare. Chi di voi non ha mai visto di persona, in un film o appesa sopra la vasca da bagno di un amico una targa “Beware of Shark”. Il messaggio è molto chiaro: i veri predatori sono gli uomini non gli squali.
Infatti ogni anno 100 milioni di squali vengono uccisi dagli esseri umani, in confronto, nello stesso lasso di tempo, solo 4 persone ne sono attaccate. Oltre 500 specie diverse di squalo che soccombono ad una sola, la più invasiva che sia mai apparsa sulla terra: l’uomo!
La realizzazione è molto semplice, sono stati applicati degli adesivi sui vetri che delimitano lo spazio tra squalo e uomo, ribaltando la realtà, il cartello di pericolo è leggibile dalla parte dei destinatari: gli squali. Pericolo uomo! E non solo per gli squali, purtroppo.