Adotta un kilowatt: il sole è democratico

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di Eleonora Anello

Adotta un Kilowatt”, così si chiama la campagna, nata nel gennaio 2007, lanciata attraverso il blog di Marco Mariano, agricoltore biologico cuneese, ora manager di successo di finanza autogestita.
Il progetto si propone di realizzare impianti fotovoltaici di media potenza finanziati collettivamente attraverso piccole quote accessibili a chiunque e che si rivalutano annualmente.

Marco Mariano risponde ad alcune nostre domande.

“Adotta un Kilowatt” è nata quasi per caso. Ci racconta come?
«Sì, a dire il vero abbiamo fatto ben poco per il decollo dell’iniziativa. Mi è bastato pubblicare le informazioni relative all’iniziativa sul mio blog,“40 anni appena fatti”, e poi su qualche forum di settore. Due mesi dopo mi ha contattato Panorama per un’intervista e subito dopo sono stato ospite di una trasmissione su Rai 3 condotta da Frizzi».

La vostra strategia comunicativa è subito risultata vincente come dimostra l’interesse che avete suscitato nei media. Come si raggiunge un risultato simile?
«Personalmente ho impostato tutto sulla fiducia nel comunicare. Inizialmente ci sono stati degli incontri in cascina dove vivo a cui hanno partecipato diverse persone che provenivano da tutto il Piemonte, poi abbiamo organizzato degli incontri a Torino. Questi i primi passi. Successivamente per avere più visibilità formale ci siamo costituiti in associazione. Così è nata la nostra Onlus, Solare Collettivo. Oggi la maggior parte delle persone che aderiscono all’iniziativa non le ho mai viste personalmente. Solo l’idea ha ispirato fiducia».

Che ruolo ha giocato la rete nel coinvolgere i vostri sostenitori?
«Ci hanno sempre cercato loro grazie a Internet. Noi abbiamo messo sul sito tutta la documentazione in modo che fosse possibile fare una scelta consapevole e poi io rispondo a tutti coloro che mi interpellano perchè per me è fondamentale stabilire un rapporto personale con le persone. Attualmente stiamo vivendo della grande promozione che ci è stata fatta da Report. Stiamo infatti organizzando degli incontri a Fossano ma siamo disposti ad andare anche più lontano a patto che ci sia un cospicuo numero di persone disposte ad ascoltarci. Solare Collettivo, invece, va nelle scuole e incontra gli alunni proiettando il videodocumentario realizzato da Eleonora Bet che narra della nascita dell’iniziativa».

A che punto è il nuovo progetto “Adotta un Kw 2”?
«Dovevamo costruire un impianto fotovoltaico a Fossano per un negozio di prodotti bio ma abbiamo avuto problemi con i permessi visto che l’edificio è sito in pieno centro storico. Così quei soldi che ci erano avanzati dal primo progetto, sono stati messi nella nostra cooperativa Rete Energie nata per occuparsi delle relizzazioni vere e proprie e organo di profitti. Al momento stiamo valutando alcuni progetti».

Solare Collettivo è attivo anche in campo solidale. Quali saranno le prossime iniziative che sosterrete?
«Al momento ci stiamo concentrando sul progetto “Ventolone”. Si tratta della progettazione di un impianto eolico ad asse verticale con basso apporto tecnologico. Il nostro ingegnere sta cercando di realizzarlo con materiale di recupero per poter esportare questo modello nei paesi in via di sviluppo e poterli rendere autonomi sia economicamente che a livello energetico».

11 commenti su “Adotta un kilowatt: il sole è democratico”

  1. Anch’io ho sentito parlare dell’Emilia Romagna. Dovrebbe essere un progetto per la realizzazione di un impianto eolico… Rete Energie non si occupa solo di solare ma, da quello che ho capito, più in generale di energie derivanti da fonti alternative sicuramente più eco-friendly.

  2. L’esperienza è sicuramente locale ma l’idea ci è piaciuta molto… e ci piacerebbe ricevere segnalazioni su altre iniziative simili in Italia o all’estero. Vi terremo aggiornati sull’argomento…
    Emanuela Rosio – Direttore

  3. ciao, sono marco di retenergie, l’impianto di cui parlate è idroelettrico, di circa 50 kw e potete vederelo cliccando si idroelettrico sulla sinistra della home page di retenergie.it
    La coop è nata in piemonte ma intende svilupparsi nel nord e centro italia, abbiamo già soci da diverse regioni.

  4. Ciao, sono Aldo e scrivo dal mio profondo Sud. Trovo di estremo interesse la vostra iniziativa. Il mio augurio è che possa avere la diffusione su tutto il territorio nazionale. Si anche nel sud dove ancora oggi, purtroppo, è difficile convincersi che la democrazia, quella vera, nasce dalla volontà del popolo e che non può continuare, come è successo e succede ancora, ad essere imposta dai soliti monopoli o oligopoli. Abbiamo bisogno anche noi di associarci e portare i vostri progetti nel Sud. Grazie, Aldo

  5. sono Andrea Spurio il promotore del progetto Biosolare, è da molto tempo che con degli amici stiamo cercando di mettere insieme i tasselli per la sua realizzazione,
    si tratta di un sistema di integrazione tra fotovoltaico e agricoltura tramite l'autofinanziamento degli stessi soci

    mi piacerebbe conoscere la Vostra opinione a riguardo
    trovate i dati su http://www.biosolare.it
    e su facebook http://www.facebook.com/group.php?gid=76179849170&ref=ts

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