Una campagna comunicativa per difendere le piccole aziende di pannolini lavabili che stanno scomparendo, causa la spietata concorrenza da parte dei colossi dell’e-commerce. È questo che si sono inventate Alessia, Ica e altre 13 donne che gestiscono piccole imprese familiari. Il post descrive uno scenario immaginario (nel 2025) dove tutti i piccoli shop online indipendenti sono chiusi e rimangono solo le grandi piattaforme. Il post termina con questo appello:
“Chi sceglie di vendere pannolini lavabili ha scelto di contribuire a cambiare il mondo e per farlo, a volte, bisogna rinunciare ad opportunità di guadagno che deriverebbero dalla vendita su queste piattaforme. Aiutaci a non sparire, ricordati di noi.”
Ne parliamo con Ica Arkel, portavoce della campagna:
Ica, Come stanno andando le vendite dopo la pandemia?
Dopo una iniziale ripresa post lockdown, purtroppo, è cambiata l’abitudine dei fruitori del commercio online e anche fisico. Prima il nostro mondo non era toccato dai grandi colossi, poi anche questi ultimi si sono interessati al mondo della prima infanzia e anche ad un mercato di nicchia come il nostro, fatto di pannolini lavabili. Conoscendoci tutte, ci siamo confrontate ed è emerso quanto il cambiamento sia stato lesivo per le nostre piccole imprese familiari, nate come modo per reinventarsi dopo la/le maternità per cercare, a loro modo e nel loro piccolo, di salvare il mondo.
Come è nata l’idea di questo post?
L’idea della campagna #pagenotfound è nata dall’esigenza di cercare di fare qualcosa per evitare la chiusura di tutte noi. Il danno è così grande è grave che ormai siamo tutte a rischio. Acquistare dai grandi colossi gioco forza fa venire meno alcuni principi fondamentali e anche la consulenza che noi possiamo dare per facilitare l’utilizzo dei lavabili. Ciò che noi offriamo è cura del cliente, è consiglio, assistenza, competenza. I nostri pannolini sono facili da utilizzare, ma senza qualche consiglio possono sembrare difficili, a volte impossibili. Una piazza che offre tanti pannolini senza uno straccio di spiegazione e assistenza, è solo un modo per creare un esercito di potenziali scontente. Aiutare e guidare le clienti, invece, è la via per far sì che quante più mamme possibili diventino “mamme lavabili”. Ogni bambino che sostituisce gli usa e getta con i lavabili risparmia all’ambiente 5000 pannolini usa e getta che impiegheranno 500 anni l’uno a disperdersi nell’ambiente. Per questo motivo ogni mamma che passa ai lavabili ha un impatto concreto sull’ambiente.
Che riscontro ha avuto il post? Si è poi diffuso in altri paesi?
Del tutto a sorpresa abbiamo scoperto che i negozi portoghesi avevano tradotto la nostra lettera e aderito alla nostra campagna. Subito dopo anche i negozianti spagnoli del nostro settore hanno manifestato lo stesso interesse. Uno dopo l’altro si sono aggiunti altri attori e sta nascendo un movimento europeo importante. Questo è fondamentale se vogliamo che le nostre richieste abbiano seguito anche presso le istituzioni, italiane ed europee. Noi chiediamo, infatti, che ci sia una decisa scelta coraggiosa a livello politico: abbiamo bisogno di un commercio etico che significa che tutti, grandi colossi compresi, debbono pagare le stesse tasse e avere eguali diritti/doveri. È inoltre doveroso che il sistema abbassi l’IVA sui prodotti che riducono gli sprechi ambientali. Non possiamo più ignorare l’importanza di avere tutti eguali diritti lavorativi, in tutti i paesi. Non possiamo più tollerare che ci siano persone che vengano sfruttate in nome del nostro benessere. È ora di riportare l’ambiente e l’etica al centro, lo dobbiamo ai nostri figli a cui già lasceremo un mondo peggiore di quello ricevuto.
Alla campagna hanno aderito Alessia (www.belindawild.com), Martina (www.bimbinfasce.it), Alice (www.cipiwipi.com), Marta (www.cuorelavabile.com), Angela (www.econene.it), Ica (www.gagolini.com) Raffaella, (www.giraffagreen.com), Eva (www.lovelycuddle.it), Andrea (www.mimiecoco.net), Luisa (www.nappiness.it), Luisa (www.naturalmamma.it), Alessia (www.newbabystore.it), Melissa (www.officinadegliabbracci.it), Marta (www.pannoliamo.com), Lucia (www.pannolinofelice.com), Michela (www.simonello.com), Ilaria (www.cuoreinfascia.com), Jessica (www.facebook.com/bombojehandmade/), Veronica (www.larmadiodibabu.com), Ezgi (www.melodilana.com).