A Circonomia troviamo anche quest’anno Assocarta, associazione imprenditoriale di categoria che aggrega, rappresenta e tutela le aziende che producono in Italia carta, cartoni e paste per carta. Il festival diventa così un’occasione per promuovere le best practice dell’industria della carta, pioniere dell’economia circolare.
Il Direttore Generale Massimo Medugno ha risposto alle nostre domande sulle scelte green del settore.
Quali prospettive per la carta in un’ottica di economia circolare? Può essere considerato tra i materiali chiave per la transizione ecologica?
L’industria della carta è tra i pionieri dell’economia circolare ed è una tecnologia che unisce la produzione di un materiale rinnovabile con il riciclo che ottimizza la vita delle fibre. In passato le cartiere usavano infatti gli stracci usati per produrre carta, mentre ora più del 60% della carta prodotta in Italia si ottiene da carta da riciclare e nel settore dell’imballaggio il tasso di riciclo è superiore all’80%.
La circolarità trova nella cartiera un attore essenziale in cui, ogni anno, oltre 5 milioni di tonnellate di carta da riciclare provenienti da pre, post consumer e raccolta differenziata domestica vengono riciclati per produrre nuova carta.
Ogni minuto che passa, sia di giorno che di notte, vengono riciclate 11 tonnellate di carta.
L’industria cartaria ha già dimostrato di possedere competenze, e il corretto know how per gestire al meglio il riciclo della carta da riciclare abbinando l’eccellenza tecnologica all’efficienza energetica (aumentata del 30% negli ultimi 20 anni per unità di prodotto) e alla riduzione dell’utilizzo delle risorse idriche.
E invece nel campo della comunicazione ambientale, quali sono gli impegni concreti di Assocarta?
L’industria cartaria è da sempre impegnata nella riduzione degli impatti ambientali a vantaggio delle generazioni future e a confrontarsi con tutti gli interlocutori. Infatti, il settore cartario è tra i primi settori industriali in Italia ad aver pubblicato (dal 1999) un Rapporto Ambientale, giunto nel 2020 alla sua 21ª edizione. Scritto a quattro mani con il supporto di Ambiente Italia, è una ulteriore evoluzione della partnership con Legambiente. Il Rapporto Ambientale rappresenta il principale strumento di comunicazione e di dialogo con i territori dove sorgono le cartiere e con gli stakeholders italiani ed europei. Le performance del settore illustrate nel Rapporto e nel Bilancio Ambientale, che scatta una fotografia dei risultati ambientali del comparto, danno “sostanza” alle attività di comunicazione ambientale volte a contrastare azioni di green-washing, fake news e a sfatare luoghi comuni sul prodotto carta e sul processo di produzione.