La redazione
In questi giorni una delegazione portoghese sta facendo visita, con la consulenza di E.R.I.C.A. soc. coop. ad una serie di eccellenze italiane nel campo dei rifiuti. La delegazione è guidata da Fernando Leite, ad di LIPOR, azienda che si occupa della gestione dei rifiuti dell’area metropolitana di Porto, garantendo il trattamento e valorizzazione dei rifiuti solido urbani prodotti da otto Comuni dell’area (Oporto, Espinho, Gondomar, Maia, Matosinhos, Porto, Póvoa de Varzim, Valongo e Vila do Conde). Serve un’area di 650 km2 e circa un milione di abitanti, gestendo circa 500 mila tonnellate di rifiuti ogni anno. Un territorio che ora vuole fare un salto di qualità, introducendo raccolte domiciliari e metodi di tariffazioni premianti per chi produce meno rifiuti e differenzia di più.
La tre giorni di visite in tutto il Nord Italia ha l’obiettivo di scoprire metodi innovativi nella gestione dei rifiuti e realtà virtuose, tra cui quella di Castagnole nelle Lanze (AT), il Consorzio dei Comuni dei Navigli ad Albairate (MI), il Consorzio SEA a Saluzzo (CN) e il CCS, Consorzio Chierese per i Servizi a Chieri (TO).
L’obiettivo è imparare dalle migliori esperienze italiane per replicare il modello in patria, dove la raccolta differenziata stenta a decollare (in media nel paese solo il 17% dei rifiuti è raccolto separatamente). Per raggiungere percentuali più alte necessariamente dovranno passare alla raccolta porta a porta e alla raccolta della frazione organica. Un altro aspetto importante è la comunicazione ai cittadini: sono ben consapevoli infatti che sarà di questi ultimi il compito più importante, imparare a fare una buona raccolta differenziata!
Speriamo che l’Italia possa essere presa a modello in questa occasione, almeno per alcune sue eccellenze!