“Prospettive vegetali” è il progetto di Giacomo Castana, attivista, giardiniere, garden designer, videomaker ed etnobotanico. Considerato dall’inserto “IL” de IlSole24Ore il più “anticonvenzionale tra i biofili” nella lista degli “Under 35” che stanno cambiando il volto all’ambientalismo italiano.
Perché hai creato questo progetto?
Le “Prospettive Vegetali” sono nate per permettere alla Scienza Etnobotanica e ai suoi protagonisti, le piante, di affermarsi come leader assoluti della transizione ecologica di cui il pianeta ha bisogno per non implodere. Dal novembre 2017 ad oggi, ho dedicato il 99% del mio tempo a questa “missione”. Sono convinto che senza la centralità progettuale degli “invisibili” (i vegetali) e degli “inascoltati” (il popolo), non c’è futuro.
Come fanno gli alberi a comunicare?
La comunicazione tra gli alberi come tra qualsiasi essere vivente può concretizzarsi attraverso modalità molto diverse tra loro. Se l’uomo razionalizza e quindi comprende la comunicazione attraverso i cinque sensi (vista, gusto, udito, tatto, olfatto), per le piante invece le possibilità di comunicazione sono molto più evolute. I loro “sensi”, che la scienza chiama “parametri chimici ed elettromagnetici”, sono oltre 20. La maggior parte delle piante ha la capacità di interpretare ciò che le succede attorno con una precisione minimo 4 volte quella umana, relazionandosi all’ambiente circostante. Da oltre un anno, ho la fortuna di avere con me degli strumenti che permettono alle piante di usare un linguaggio universale, esplicitando la propria presenza grazie alla musica, che le rende “ascoltabili”.
Sei andato a Roma con questo strumento, e hai fatto ascoltare i suoni provenienti dall’Albero di Natale di Piazza San Pietro, che è ancora vivo, sradicato, sofferente…
Ho voluto rendere esplicita la presenza vitale di un essere vegetale secolare. È una sofferenza inutile. Ci sono mille modi di celebrare il Natale sotto un albero con le radici ben piantate a terra. A casa mia, un Diospyros kaki si addobba da solo grazie ai suoi meravigliosi frutti arancioni.
Hai inoltre realizzato vari documentari, vuoi parlarcene?
La mia missione è “ricucire” grazie al web la conoscenza del mondo delle piante, rinsaldando i legami tra giovani ed anziani, tra giardinieri ed agricoltori, tra scienziati e sciamani. Per riuscirci, grazie anche ad un crowdfunding, nell’estate 2020 ho realizzato un tour in bicicletta in 11 regioni proiettando il mio primo documentario “Botanica per tutti”. Lo scorso 19 dicembre sul canale YouTube è uscita la seconda parte della ricerca documentaristica Etnobotanica, che si intitola “Radici Vicine”, nata dall’incontro con Elsa Merlino, recentemente premiata con il premio speciale “Ambientalista dell’Anno” Luisa Minazzi.
Giacomo Castana, attivista anche contro il consumo del suolo... Per conoscere tutte le battaglie portate avanti da Giacomo Castana, consultate il suo sito e scoprite le cause da lui sostenute!