Sadhguru: 30 mila km in moto attorno al mondo per mobilitare i cittadini e i governi di tutte le nazioni per la difesa del suolo.
Questo l’obiettivo di Conscious Planet, il più grande movimento ecologico del mondo nato per rispondere alle sfide degli SDGs. Un’azione concreta contro il problema del degrado del suolo[1] che, secondo la Convenzione delle Nazioni Unite per combattere la desertificazione (UNCCD), potrebbe raggiungere il 90% del suolo terrestre entro il 2050.
Viaggio iniziato il 21 marzo e intrapreso da Sadhguru, yogi fondatore di Isha Foundation, organizzazione umanitaria internazionale con sede nel sud dell’India. Attraversando 25 Paesi in moto, il suo percorso ha lo scopo di generare una forte eco mediatica e di incontrare leader internazionali e decisori politici.
Il tour di Conscious Planet ha toccato anche l’Italia, con l’arrivo di Sadhguru a Roma il 2 aprile e l’organizzazione di un live concert presso l’Auditorium Parco della Musica, a cui hanno partecipato numerosi artisti: Elisa, Fabio Volo, Malika Ayane, Giovanni Caccamo, Noemi e Carlo Pastore.
Il calendario del viaggio terminerà a giugno 2022 in India durante la Giornata mondiale dell’Ambiente. Una vera missione di comunicazione ambientale, che ha l’obiettivo di raggiungere un pubblico potenziale di 3.5 miliardi di persone diffondendo il messaggio della campagna #SaveSoil (#SalvailSuolo).
«Non importa quanta ricchezza, educazione e denaro abbiamo, i nostri bambini non possono vivere bene a meno che non ripristiniamo il suolo e l’acqua. Conscious Planet, l’unica via da seguire» Sadhguru
La visibilità del progetto è senz’altro garantita dalla figura di Sadhguru, frequente relatore al World Economic Forum e presso le agenzie delle Nazioni Unite, volto noto tra i più grandi stakeholder della green economy e nelle aule delle più celebri università. Inoltre, il seguito è evidente anche sui canali social del progetto, che vanta un’ampia diffusione in 21 lingue differenti.
Le attività di Conscious Planet possono essere sostenute da tutti attraverso una semplice diffusione dei contenuti del progetto “Salva il Suolo” sui propri social media, ma anche donando il proprio tempo: è infatti possibile diventare volontari e contribuire all’organizzazione degli eventi e del viaggio di Sadhguru.
Un percorso che ha dunque l’obiettivo di sensibilizzare la popolazione mondiale e di creare un canale di incontro e di comunicazione con i decisori politici. Il movimento porta con sé i dati raccolti dalle più grandi agenzie di ricerca internazionali e presenta un pratico programma di soluzioni da diffondere e da attivare.
Gli studi nel campo della rivitalizzazione del suolo e della protezione delle riserve d’acqua si uniscono così ad un appello all’equità sociale, alla lotta contro la povertà e la scarsità di risorse fondamentali per la sopravvivenza in gran parte del mondo. A rendere unico questo movimento è la narrazione: un diario di viaggio che racconta un progetto in cui l’adesione di ogni singolo individuo può fare la differenza.
[1] Riprendendo la definizione di ISPRA: «Il degrado del suolo è una riduzione o perdita della capacità produttiva biologica ed economica della risorsa del suolo. Spesso, il processo di degrado è indissolubilmente legato alla perdita di biodiversità e agli impatti dei cambiamenti climatici».