di Francesca Davoli
Un videogioco per tutelare l’ambiente? Questa l’originale iniziativa lanciata dal Consorzio Obbligatorio degli Oli Usati (Coou) attraverso il progetto Green League: 4 videogiochi, disponibili online su http://www.greenleague.it/giochi, che abbinano educazione ambientale con azione concreta. Infatti, grazie all’accordo con AzzeroCO2, i partecipanti saranno divisi in tre squadre. Giocando, scaleranno le classifiche e faranno conquistare punti alla propria squadra. In palio, 300 alberi che verranno distribuiti fra tre parchi: il Parco Regionale Veneto del Delta del Po, il Parco Regionale di Aguzzano nel Lazio e il Parco Nazionale del Gargano in Puglia. Sarà proprio la classifica finale delle squadre e la proporzione fra i loro punteggi a decidere dove verranno assegnati gli alberi.
Obiettivo del progetto è quello di contrastare gli effetti negativi dell’inquinamento, compensando le emissioni di CO2. Il progetto sembra particolarmente calzante in un paese come l’Italia, con le sue problematiche di dissesto idrogeologico. Infatti, i boschi aiutano a tener su il territorio, e ogni albero assorbe in media nell’arco dei suoi 80 -100 anni di vita l’equivalente di 700 kg di CO2, ovvero l’equivalente di 4000km percorsi con una macchina a benzina euro 4.
L’idea di puntare sulle potenzialità dei social network deriva dal desiderio di coinvolgere un pubblico sempre più ampio e diversificato. L’educazione ambientale, abbinata alle nuove tecnologie, sembrerebbe essere un sistema efficace per raggiungere in modo più capillare i cittadini, come dimostrano le 40.000 partite singole giocate dallo scorso mese di dicembre fino ad oggi. Il cambiamento negli stili di vita e nei comportamenti a tutela dell’ambiente passa attraverso una maggior conoscenza… e si sa, giocando s’impara!