L’estate scorsa sulle rive del Tamigi si e’ diffusa la moda dei cycle-in, pop-up cinema. E cosa sara’ mai? Niente di cosi’ complesso, in fondo. I pop-up cinema non sono certo una novita’: se non li avete mai sentiti nominare prima e’ perche’ fino all’altro ieri si chiamavano cinema all’aperto. A volte sono al chiuso, in realta’, ma comunque sono cinema temporanei, “nomadi” diciamo. I drive-in invece sono una ricordo degli anni cinquanta: non li avremo magari provati di persona, ma di sicuro visti in qualche film. Ecco, immaginate un drive-in, solo che con le bici al posto delle auto. Ma non finisce qui, perche’ una volta arrivati sul posto con la propria bici si rimane in sella e, dopo essersi agganciati alla rastrelliera e a dei mini-generatori, si continua a pedalare, trasformandosi cosi’ in una dinamo umana. L’energia cosi’ prodotta viene utilizzata per proiettare il film.
Adam Walker, di Magnificent Revolution, l’associazione che ha inventato i cycle-in, ha dichiarato: “Abbiamo voluto ricreare un cinema drive-in stile anni cinquanta, ma alimentato dalle bici. L’abbiamo fatto su piccola scala, all’inizio, ma richiedeva molto sforzo, mentre con 20 bici tutti possono pedalare con piu’ scioltezza.”
Per chi fosse interessato a costruirsi un generatore a pedali, cosi’ da poter produrre energia mentre fa cyclette fra le mura domestiche, o in giardino, l’associazione Low Impact Living Initiative (LILI) propone corsi di due giorni presso la propria sede, una cooperativa agricola situata in una villa vittoriana nei pressi di Winslow, Buckinghamshire.
Un’altra alternativa alla classica palestra, che coniuga attivita’ all’aria aperta e amore per la natura, e’ la Green Gym. Si tratta di sessioni di lavoro di circa mezza giornata, durante le quali si viene guidati nello svolgimento di diverse attivita’, dall’orticoltura al giardinaggio. In un’atmosfera rilassata, che favorisce la socializzazione (molto piu’ che in una normale palestra), si ha l’opportunita’ di migliorare le proprie abilita’ pratiche, mantersi in forma e contribuire alla conservazione del patrimonio naturale locale.
Probabilmente non e’ un caso che cio’ che e’ green si intersechi spesso con attivita’ stimolanti e giocose, che implicano fantasia, inventiva e capacita’ di pensare fuori dagli schemi. Se ci si sforza di vincere una pigrizia fisica e mentale, che spesso ci áncora alla solita grigia routine, si puo’ facilmente migliorare la qualita’ della propria vita, cosi’ come quella dell’ambiente.