Anch’io PC: riduciamo i rifiuti tecnologici per contrastare l’analfabetismo informatico

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di Marzia Fialdini

Anch’io PC è una nuova iniziativa eco-sociale che si pone l’obiettivo di contrastare l’analfabetismo informatico in Emilia Romagna attraverso la raccolta gratuita di attrezzature hardware dismesse e la distribuzione di computer rigenerati. In Italia risulta che oltre il 60% della popolazione di età superiore ai 25 anni non ha mai frequentato un corso di informatica e il 47% della popolazione non possiede una connessione attiva a Internet (dagli ultimi dati Istat del 2010).

Il progetto è partito all’inizio dell’anno ed è stato ideato e promosso da Form’Art, azienda leader nella formazione professionale per adulti, con il patrocinio di Confartigianato, Impresa Verde, WWF, Legambiente e Auser. L’obiettivo è quello di formare nel corso del 2012 oltre 9.000 cittadini all’uso del computer e di internet e in 90 comuni del territorio emiliano sono stati organizzati incontri per promuovere il progetto; l’iniziativa non riceve finanziamenti pubblici.

Anch’io PC consta di tre fasi:
1) Ritiro gratuito delle apparecchiature informatiche presso privati e aziende: la fase di raccolta è particolarmente importante anche dal punto di vista ambientale. Una parte dei vecchi computer finisce per essere smaltita nel modo corretto, ma nella maggior parte dei casi finiscono semplicemente tra i rifiuti comuni, e diventano così prodotti altamente inquinanti. Un pc riciclato significa anche un pc prodotto in meno. Un fatto che forse non piacerà alle multinazionali produttrici di hardware, ma che crea un indubbio vantaggio per l’ambiente: produrre un pc significa usare molte materie prime (estrazione e produzione inquinanti, condizioni di lavoro discutibili) e l’utilizzo di circa 1500 litri d’acqua.
2) Messa in opera di un processo industriale di trashware per dar vita a nuovi computer: La seconda fase consiste nella rigenerazione dei vecchi pc tramite una tecnica nota come trashware.:si prendono i pezzi funzionanti dei vecchi pc e si usano per costruirne di nuovi e funzionanti , quanto al software, queste macchine conteranno su sistemi operativi e applicazioni gratuite e open source. Inoltre verranno formati tecnici specializzati. Il corso durerà 40 ore e dopo la formazione i partecipanti potranno lavorare con un contratto a progetto per 4 settimane (rinnovabile), e completare così la propria formazione con l’esperienza pratica.
3) Realizzazione di 5 cicli di incontri formativi (totale 15 ore) dove i computer rigenerati saranno donati ai partecipanti dei corsi: i computer rigenerati verranno donati ai cittadini che parteciperanno ai 5 cicli di incontri di 3 ore cadauno, organizzati in collaborazione con 90 comuni dell’Emilia Romagna.

Abbiamo chiesto a Giuseppe Cordaro, responsabile del progetto, se la popolazione stia rispondendo positivamente all’iniziativa e se abbiano pensato ad estendere il progetto ad altre regioni e a tutti i comuni dell’Emilia e Romagna: “Ad oggi abbiamo registrato circa 500 adesioni ai corsi: alcuni sono iniziati ad aprile, altri inizieranno a fine maggio. Stiamo vivendo un periodo sociale e culturale davvero particolare, da una parte assistiamo alla sempre più drammatica situazione economica e dall’altra ad un incerto sviluppo della cosiddetta agenda digitale (concetto molto caro al progetto Anch’io PC): lo stesso governo Monti ha fissato quattro punti fondamentali (banda larga, open data, cloud e smart communities), ma non ha dato indicazioni semplici ad un problema davvero complesso. Educare la gente alla cultura digitale è un obiettivo davvero importante.” Continua Cordaro “per quanto riguarda la seconda parte della domanda per il momento l’unica occasione che ci ha portato fuori regione è stata la raccolta dei pc nelle aziende e abbiamo effettuato dei ritiri in Lombardia, Lazio e Trentino Alto Adige. L’idea è applicabile a livello nazionale, ma per il momento vogliamo far bene in Emilia Romagna, in futuro perché no in tutta Italia. Stiamo già pianificando le edizioni per settembre e la finalità del progetto, assieme a quella della lotta allo spreco informatico, è quella di alfabetizzare tutta quella fascia di popolazione che non sa ancora utilizzare lo strumento informatico, senz’altro saranno coinvolti tutti quei comuni che non lo sono stati in questa prima fase.

Per partecipare ad Anch’io PC telefonare al numero verde 800 628899 o visitare il sito ufficiale e le pagine Facebook o Twitter.

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