di Francesca Arru
Tempo d’estate, tempo di vacanze. Partire alla volta di nuove mete in maniera consapevole ed ecosostenibile non è facile, neppure per le persone più attente all’ambiente che ci circonda.
Per ricevere consigli utili e itinerari su misura, in piena armonia con la natura e con se stessi, è nata Ecoturismo Report, una testata giornalistica no profit on line che, quasi prendendo per mano i visitatori virtuali, li guida in affascinanti viaggi che spaziano dal cicloturismo al birdwhatching e tanto altro ancora.
L’idea è nata dall’esperienza di Marco Moretti, giornalista e fotografo freelance, che ha pubblicato più di mille reportage su riviste e quotidiani in Italia e all’Estero dopo aver trascorso gli ultimi 25 anni girando per il mondo, durante i quali ha collezionato emozionanti esperienze che ha immortalato in immagini e parole con estrema naturalezza. Dopo essersi imbattuto nella Barriera Corallina, passando per l’Antartide, fino al Sahara e all’Amazzonia o all’Himalaya, Moretti ha portato sul web la sua passione per i viaggi e il suo forte impegno ecologista creando – insieme ai suoi collaboratori – un interessante portale che coniuga la descrizione degli scenari naturali con dettagliate informazioni sulla fauna, sui popoli indigeni ma anche sulla criticità dei luoghi e descrive perfino i danni creati dal cosiddetto “ecoturismo” a tutti i costi, che spesso finisce con lo spezzare delicati habitat ed equilibri ambientali. Per questo è necessario viaggiare consapevolmente, prediligendo il contatto con le popolazioni locali e le piccole strutture, lontano da resort, cementificazione o visite guidate a riserve che dovrebbero restare incontaminate.
Spiega Marco Moretti: “L’idea di Ecoturismo è nata unendo i miei due campi di interesse nel giornalismo: le tematiche ambientali e i reportage di viaggio come giornalista e fotografo, con lo scopo di raccontare le meraviglie naturalistiche del Pianeta. Attualmente continuo a viaggiare in giro per il mondo! Prossimamente costeggerò l’Adriatico con un veliero, andrò in Azerbaijan con una missione della UNWTO (Agenzia Onu per il Turismo) e in inverno mi aspetta un lungo viaggio in Centro America”.
Insomma, le esperienze da raccontare sono e saranno tante. Ma qual è il taglio della comunicazione ambientale in una testata di ampio respiro come Ecoturismo Report?
“L’approccio è diretto, con un ampio uso dei social media e una newsletter mensile. Abbiamo notizie di attualità ambientale non necessariamente legate al turismo. Reportage, inchieste ricche di dati, itinerari naturalistici, proposte di viaggio su temi inconsueti come cats-watching o bat-watching. Ci rivolgiamo anche alle nicchie dell’ecoturismo, con informazioni e approfondimenti in sezioni dedicate della rivista: naturismo, cicloturismo, birdwatching, whale watching. E viaggiare vegetariano con link per andare in tutto il mondo restando fedeli alle proprie scelte alimentari: è il più cliccato. Ma puntiamo molto anche sulle contraddizioni del mondo del turismo, e soprattutto delle politiche ambientali e dei trasporti. Più è ampia la reazione, anche negativa, più significa che abbiamo centrato l’obiettivo”.