Come cambierebbe la nostra visione del mondo se potessimo comprendere le voci della natura? Per avvicinarsi ad una risposta ci si dovrebbe spostare dall’ottica per la quale sono gli animali a dover capire l’uomo.
Da sempre, l’uomo addestra gli animali a rispondere ai propri comandi — dai cani e i delfini ai gorilla ed elefanti, e tanto altro ancora. Solo recentemente, un cambio di rotta: impegnarsi ad ascoltare e decodificare ciò che si dicono gli animali durante la loro vita in natura. Questa è l’essenza del Progetto CETI (Cetacean Translation Initiative) che catturando e interpretando le voci di un gruppo di mammiferi marini in particolare — i capodogli, “il cervello più grande di qualsiasi altra specie” con “tratti sorprendentemente simili agli esseri umani” — ha il potenziale per ridefinire la nozione stessa della parola noi e rimodellare “la comprensione del posto che l’umanità occupa su questo pianeta”.
Tra il dire e il fare, però, c’è di mezzo proprio il… mare. Ebbene, questo progetto non solo risulta affascinante nella teoria ma anche nella pratica. Il CETI poggia su un’esperienza pregressa: una delle scoperte più coinvolgenti del secolo scorso che diedero vita ad “una delle iniziative di conservazione di maggior successo della storia”. I primi canti delle balene registrati, emersi dal profondo degli abissi, portarono alla legge che segnò “la fine della caccia alle balene su larga scala e salvò diverse popolazioni di balene dall’estinzione”. Una svolta storica a cui si è arrivati “solo ascoltando i suoni delle balene”. Il progetto, con un approccio lungimirante, è determinato a dimostrare ciò che “succederebbe se riuscissimo a capirle e a comunicare”.
Capendo “le architetture linguistiche per costruire le meccaniche di comunicazione dei capodogli”, il Progetto CETI “genererà una riflessione più profonda sulla matrice terrestre della vita sulla Terra e darà un impulso unico alla nuova fase del movimento ambientalista più ampio”. Oggi, grazie alle tecnologie ben più avanzate, i progressi dell’ingegneria, dell’intelligenza artificiale e della linguistica, le scoperte e i progressi del progetto consentiranno “agli esseri umani di comprendere a fondo e proteggere la vita che [gli] circonda”.
Il 19 aprile 2021, il governo del Commonwealth della Dominica ha approvato l’implementazione del Progetto CETI, “probabilmente il più grande sforzo di comunicazione interspecie nella storia”.