di Eleonora Cerulli
E’ andata in onda sabato 28 febbraio la prima puntata di Scala Mercalli – I gradi della crisi ambientale e la via della sostenibilità. Se non eravate davanti alla TV, per contribuire allo share (del 4, 97%), potrete rivederla su Rai Replay e far salire le visualizzazioni!
Vediamo insieme quali sono stati i contenuti affrontati nella puntata, arricchiti da alcuni degli approfondimenti che lo stesso conduttore, Luca Mercalli, ha proposto dalle pagine del sito di Scala Mercalli, nella sezione Per saperne di più.
Un video ci porta in Australia, dove sono già molto evidenti gli effetti dei cambiamenti climatici, tra cui temperature estreme che causano incendi spontanei, o lo sbiancamento dei coralli della barriera corallina australiana. Le analisi sono a cura del Bureau of Meteorology, dell’ Australian Meteorologial and Oceanographycal Society e del Sidney institute of marine science.
Gli osservatòri meteorologici sono le sentinelle del clima; sin dal passato e fino alle strumentazioni più sofisticate di oggi, possiamo contare sulle storiche dei dati. In studio il libro delle registrazioni manuali dell’ Osservatorio centrale della Società Meteorologica Italiana a Moncalieri (Torino), fondato nel 1865 ed ancora attivo. Mercalli ci accompagna poi sullo Jungfraujoch (3580 m, Svizzera) dove si trova uno dei più importanti osservatori delle Alpi per le ricerche su meteorologia e chimica dell’atmosfera, che misura tra l’altro la concentrazione dei gas che contribuiscono all’effetto serra. Sul sito della SMI, anche gli altri osservatori meteorologici in Italia e nel mondo.
Il 2014 è stato l’anno più caldo da sempre rispetto alla media storica. Che vuol dire? Dalla seconda metà dell’Ottocento le misure meteorologiche si sono diffuse in tutti i continenti, e oggi sono 4 i centri di ricerca internazionali che aggiornano le rispettive serie di temperatura media globale. Il NOAA-NCDC e il NASA-GISS, negli USA, il Climate Research Unit dell’Univ. East Anglia in Gran Bretagna, e la Japan Meteorological Agency.
Tutte indicano che l’atmosfera terrestre si sta rapidamente riscaldando (circa +0,8 °C nell’ultimo secolo).
In Italia è l’Istituto di Scienze per l’Atmosfera e il Clima (CNR-ISAC) a monitorare l’andamento climatico.
Dai sintomi alle cause. Ma cos’è l’effetto serra? A Scala Mercalli una pillola di chimica: un’immagine allo schermo per rappresentare l’effetto serra e una citazione di Carlo Rovelli, da Sette brevi lezioni di chimica “sul bordo dell’oceano di quanto non sappiamo, brillano il mistero e la bellezza del mondo, e ci lasciano senza fiato”. L’effetto serra è il fenomeno naturale che svolgono i gas dell’atmosfera, rifrangendo il calore che la terra assorbe dal sole, e che ci hanno permesso fino ad oggi di vivere alla temperatura ottimale. L’ uso sempre maggiore di combustibili fossili (petrolio, gas naturale e carbone) ha causato però una elevatissima concentrazione dei gas ad effetto serra, primo fra tutti il biossido di carbonio (CO2), che causano un eccessivo riscaldamento atmosferico.
I dati delle emissioni di gas serra in Europa sono pubblicati dall’European Environment Agency.
Nel prossimo articolo i contenuti della seconda parte del programma, che vede l’intervento di due ospiti di spessore.