Progetto Ecolog: nuovi orizzonti per il trasporto del vino

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Intervista a Fabrizio Rapallino

Il progetto che riunisce in due parole un chiaro obiettivo. “Eco”, per la sostenibilità ambientale ed economica a cui punta. “Log” per l’efficienza logistica a cui aspira. Un’iniziativa che ha ricevuto il terzo premio ANCI, citato al “Global Conference on Wine Tourism”, il più importante forum mondiale dedicato al turismo enologico.

Il Progetto Ecolog si suddivide in due sezioni: Ecolog Trade (per la logistica nazionale e internazionale) ed Ecolog Consumer (e-commerce online, con un sistema che agevoli le spedizioni di vino). Grazie al suo approccio del tutto innovativo si tratta di una rivoluzione della logistica, che potrebbe espandersi anche ad altri settori e utilizzazioni. Per approfondire il progetto abbiamo intervistato Fabrizio Rapallino, responsabile Provinciale Settore Vitivinicolo per la Coldiretti Cuneo.

Figura 1. Lo schema di Ecolog. Fonte: https://www.progettoecolog.it/

Innanzitutto, com’è nata questa idea di “Ecolog” e come funziona?

Gli ideatori del progetto sono la Coldiretti Cuneo e il Consorzio Barolo Barbaresco Alba Langhe e Dogliani. Nasce alla luce di un’analisi attenta dei bisogni di un territorio “benedetto”, da ciò che la storia gli ha concesso. Un territorio che si può fregiare di un globale riconoscimento come quello derivato dall’UNESCO, frutto di un’azione umana, perché è chiaramente di connotazione antropica la diffusione della coltura dell’uva e la bellezza del suo paesaggio.

Le nostre colline sono belle ma alquanto fragili: le strade sono strette e altamente frequentate, spesso da turisti in bicicletta. Questo comporta che il traffico pesante, come quello dei TIR, impatti parecchio, anche sotto l’aspetto ambientale. Alla base del progetto c’è quindi un ragionamento di territorio e di accoglienza del consumatore, al fine di tutelarlo e di creare un ambiente più vivibile (dal punto di vista turistico).

Oltre ad essere partner del Consorzio, abbiamo avuto fin dai primi momenti il supporto, come co-sostenitori, dell’Unione dei comuni di Langa e del Barolo e dell’associazione Paesaggi Vitivinicoli di Langhe-Roero e Monferrato, oltre al contributo per la piattaforma informatica della Fondazione CRC.

Con l’introduzione della “corriera del vino”, prenotando online (sulla base degli “slot” disponibili), un furgoncino sarà messo a disposizione per raccogliere i pallet dalle aziende vitivinicole per portarle in un magazzino accessibile alle intersezioni autostradali: si evitano così TIR vuoti o semivuoti sulle strade strette e altamente frequentate delle colline, con conseguente riduzione dell’impatto ambientale. Abbiamo stimato una diminuzione potenziale del 33% di autotreni, pari ad una riduzione di CO2 del 40-50%.

Molto interessante il dato sulla riduzione di CO2 che ha riportato. Come lo avete calcolato?

Abbiamo fatto una prova pilota, dove con oltre 50 cantine abbiamo calcolato quello che consumava il TIR a ritirare da ciascuna i pallet per le rispettive cantine. E abbiamo paragonato il consumo dei furgoni per stimare la riduzione della corriera. Un dato indicativo ma senza dubbio di partenza: anche il trasporto dei tappi e del vetro sono un altro elemento capace di ridurre l’impatto nella filiera del vino.

Quali canali comunicativi usate per agevolare la diffusione del vostro progetto?

Per il momento non abbiamo condotto campagne di comunicazione. Ci siamo basati principalmente sul passaparola, newsletters interne, attraverso alcuni articoli sul nostro giornale (Il Coltivatore Cuneese) e svolgendo alcuni webinar. Contiamo di allargare la divulgazione in modo che arrivi davvero a tutti, specialmente a supporto di Ecolog Consumer. Il messaggio, dal punto di vista del consumatore, deve sempre essere più chiaro: possibilità di scegliere i vini e di riceverli al proprio domicilio, poiché il produttore non paga nessuna commissione ma solo il costo di trasporto. Attualmente le cantine che hanno aderito sono 54. Le potenziali, cioè includendo quelle che hanno mostrato interesse, sono oltre 130.

Quali sono i progetti futuri? Pensate di creare nuovi hub o strutture a breve?

Attualmente abbiamo utilizzato come hub i poli Sandri di Santa Vittoria (CN) e Santi di Calamandrana (AT) ma la nostra iniziativa è aperta a qualsiasi hub abbia le caratteristiche di trasporto e di gestione, cioè garantisca elementi tecnici del magazzino (come, ad esempio: temperatura costante, orari di apertura, vicinanza ad autostrade e impiego di mezzi ecologici). Tra l’altro, anche dal Veneto hanno mostrato interesse per il progetto, andando ad opzionare il sistema per le loro produzioni vinicole. Il nostro invito è rivolto agli operatori del vino ma anche di altri settori, così come agli operatori trasportatori.