Tra un film e l’altro, tanti i temi ecologici toccati. Si parte dall’acqua grazie alla collaborazione con CAP Holding. L’azienda pubblica che gestisce il servizio idrico in oltre 230 comuni lombardi, per il secondo anno, ha allestito una casa dell’acqua in piazza del Cannone e due erogatori nei punti di ristoro, per distribuire acqua di rubinetto, liscia e frizzante, e soprattutto a chilometri zero. L’invito rivolto al pubblico è quello di non consumare inutilmente bottiglie e bicchieri di plastica. Così su ogni eco-bicchiere e su ogni borraccia è riportato lo slogan dell’iniziativa: “Io bevo acqua del rubinetto”.
«L’attenzione per l’ambiente dimostrata dal Milano Film Festival si coniuga con l’impegno delle aziende pubbliche del settore idrico a promuovere un uso più sostenibile dell’acqua di rete – spiega in una nota Alessandro Ramazzotti, presidente di CAP Holding – Rendere l’acqua disponibile a tutti, in un luogo di incontro e fruizione collettiva come un festival cinematografico, è un modo per valorizzare la qualità dell’acqua del rubinetto e per invitare i cittadini a non sprecarla».
Sul fronte dei rifiuti, grazie all’aiuto di Amsa, è operativo un sistema di raccolta differenziata per carta, plastica, lattine e generico. Oltre all’apposita segnaletica, chi ha dei dubbi inerenti al corretto conferimento dei rifiuti, può rivolgersi ai volontari di Legambiente.
Sempre per quanto riguarda i rifiuti, il Milano Film Festival è partner ufficiale del CiAl, Consorzio Nazionale per il Recupero e il Riciclo dell’Alluminio. Cristina Gabetti – giornalista e conduttrice della rubrica “Occhio allo Spreco” di Striscia di Notizia – sarà presidente di una giuria che assegnerà il “Premio CiAl per l’Ambiente”, che andrà alla pellicola che meglio affronta le tematiche ambientali e dello sviluppo sostenibile.
Infine, con il concorso “FAI il tuo film”, si darà spazio anche al paesaggio. Il Fondo per l’Ambiente Italiano intende così utilizzare lo strumento cinematografico per promuovere e valorizzare i luoghi più belli del nostro paese nell’ambito della più ampia e ormai nota campagna “I luoghi del cuore”.
Non ci resta che augurarvi una buona e sostenibile visione!