È una delle applicazioni più scaricate per il tema scienza e natura. Quale? iNaturalist, il portale che ci aiuta a identificare il meraviglioso mondo della flora e della fauna che ci circonda.
Un progetto nato dall’iniziativa congiunta della California Academy of Sciences e dalla National Geographic Society, che offre un servizio a favore di un’attenta comunicazione ambientale. La visione di iNaturalist si esprime nella capacità di connettere più di un milione di scienziati e appassionati in tutto il mondo, che possono condividere tutte le loro osservazioni e i dati raccolti in questo grande contenitore di informazioni.
«Ogni osservazione può contribuire alla scienza della biodiversità, da quella della farfalla più rara a quella dell’erba più comune del tuo cortile. Noi condividiamo i tuoi ritrovamenti con database scientifici quali il Global Biodiversity Information Facility, al fine di aiutare gli scienziati a trovare ed utilizzare i tuoi dati. Tutto ciò che devi fare è osservare!».
Il sito ci dice subito che cosa dobbiamo fare, perché è importante e dove vanno a finire tutti i pezzi di questo puzzle di scoperte. Ma come funziona? Il primo step è la registrazione al portale per poter avere accesso al cloud condiviso, ma soprattutto ad un network di naturalisti con cui potersi confrontare direttamente per incrementare le proprie conoscenze e poter contribuire direttamente nella creazione di dati utili nell’identificazione delle varie forme di vita.
L’app permette così di entrare in un vero e proprio social sui generis, in cui è possibile diventare “cittadini scienziati”. iNaturalist ci incoraggia inoltre anche a creare degli incontri fisici, chiamati “bioblitz”. Degli eventi organizzati di monitoraggio per coinvolgere la propria rete di conoscenze nel prendere parte in questa ricerca nel mondo della natura.
Interessante, certo, ma anche efficace: 126.492.358 osservazioni finora, 414.237 specie registrate, 5.982.155 persone iscritte.
Un progetto comunicativo che avvicina appassionati e appassionate di tutto il mondo attorno ad un’esperienza diretta. Uno strumento di apprendimento e di divulgazione, che parte dal basso per dare la possibilità a chiunque di vivere l’ambiente con una nuova lente, da osservatore-esploratore della biodiversità.