Greenpeace ha presentato i risultati aggiornati del monitoraggio sull’informazione in Italia sui temi legati alla crisi climatica. Continua così la collaborazione con l’Osservatorio di Pavia avviata nel 2022, e che proseguirà fino alla fine dell’anno nell’ambito della campagna contro il greenwashing “Stranger Green” (finalita del Premio AICA 2022, qui i risultati del precedente monitoraggio).
I dati sono allarmanti, perché l’attenzione dedicata al tema sui 5 quotidiani nazionali presi in esame (La Stampa, Avvenire, La Repubblica, Il Sole 24 Ore, Il Corriere della Sera) è in calo rispetto allo scorso anno, e il 20% degli articoli che parlano di crisi climatica lascia spazio a teorie e argomentazioni contro la transizione ecologica. Solo le emergenze e i disastri ambientali permettono una maggiore copertura. In altre parole, un articolo su cinque contribuisce alla controinformazione su temi come le azioni da intraprendere per la mitigazione dei cambiamenti climatici.
“Sui media italiani la crisi climatica continua ad avere scarsa visibilità, mentre aumentano le pubblicità delle aziende inquinanti responsabili del riscaldamento globale, che in questo modo esercitano un’influenza pericolosa sul mondo dell’informazione. Siamo convinti che la crisi climatica meriti la massima attenzione attraverso un’informazione libera, completa, onesta e trasparente“.
Per questo motivo Greenpeace ha ideato l’iniziativa “Stampa Libera per il Clima”, una lista di testate giornalistiche riconosciute che si impegnano a non accettare finanziamenti da aziende inquinanti o che hanno scelto di diminuire la loro dipendenza da esse. Un modo concreto per riconoscere chi si impegna per un’informazione libera da condizionamenti, sempre dalla parte della tutela dell’ambiente.
Envi.info ha l’onore di annunciare di essere ufficialmente parte di “Stampa Libera per il Clima”, e che non verrà meno il nostro impegno quotidiano per una comunicazione ambientale di qualità e indipendente.
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