La vita è più importante della crescita economica: “Life over growth!”. È questo il messaggio di Greenpeace, rivolto alle potenze mondiali riunite a Davos per il 54esimo World Economic Forum.
Dal 15 al 19 gennaio 2024, il piccolo comune svizzero ha ospitato l’annuale Forum economico mondiale. Oltre 100 governi, tutte le principali organizzazioni internazionali, 1.000 partner del Forum, nonché leader della società civile, esperti, rappresentanti della new generation, protagonisti del mondo dell’imprenditoria e organi di stampa. Un palcoscenico affollato, insomma.
Tra gli appuntamenti istituzionali e i dibattiti sulle sorti economiche mondiali, si inserisce il messaggio di Greenpeace. Una mossa che agita gli sguardi, ma non spalanca le porte e non punta il dito urlando “Il re è nudo!”. Il gruppo di attivisti e attiviste, armato di ciaspole, ha infatti scelto di trasmetterlo dall’alto, questo messaggio. Sull’altopiano del Dreibündenstein, tra le montagne Grigionesi, a oltre 2.000 m di quota, Greenpeace ha deciso di lasciare le proprie orme sulla neve, in un paesaggio mozzafiato sempre più a rischio.
In collaborazione con l’artista britannico Simon Beck, il gruppo ha disegnato camminando un’opera dall’estensione pari a quella di due campi di calcio, riportando la frase “Life over growth!”, ovvero “La vita è più importante della crescita economica”. Un’evidente accusa al Forum, considerato promotore di un modello economico che distrugge l’ambiente e accresce le diseguaglianze sociali.
Le immagini sono d’impatto. Sono chiari i mittenti, i destinatari e i canali di diffusione di questa azione di comunicazione – diciamolo – disruptive. Il logo di Greenpeace si legge chiaramente sulle giacche indossate dagli attivisti e delle attiviste, immerse in un paesaggio candido, lontano dai tavoli delle potenze mondiali. Una lontananza fisica, ma anche metaforica, da cui si chiedono politiche che proteggano l’ambiente e la vita delle persone.
Un progetto che ha stimolato la creatività dell’artista Simon Beck, che commenta: «Vedo e vivo tante cose belle quando lavoro in montagna. Tutto questo è in pericolo. Ecco perché ho collaborato con gli attivisti Greenpeace. Dobbiamo promuovere ciò che è veramente importante: un’economia al servizio della vita sul pianeta e non una crescita fine a se stessa».
Cover image: Greenpeace Italia 2024