Spesso considerati un inutile fastidio da cui scappare, gli impollinatori fanno parte di quel delicato equilibrio naturale che regola la vita sulla terra e che, se ad esso sottratti, pian piano si sfalda. Green in Town si occupa di sensibilizzare le scuole all’importanza di api e farfalle.
Sapevate che un’ape che entra in un’arnia sbagliata senza polline addosso viene uccisa dalle api guardiane perché scambiata per un impostore? O che il fuco viene nutrito dalle api femmine perché non può farlo autonomamente in quanto privo di lingua? Ma facendo un passo indietro, sapete cos’è un’arnia o un fuco? È proprio sulla mancanza di certe nozioni legate al mondo degli impollinatori che l’associazione di volontariato di Legnano Green in Town lavora cercando di colmare il divario tra cittadinanza attiva e tutela ambientale.
Andrea Moretti, fondatore e presidente di Green in Town, racconta: “Il progetto è nato a marzo 2020 con l’intenzione di fare educazione ambientale partendo dai più piccoli e, quindi, dalle scuole, in particolare dalle classi di seconda elementare perché è in quel momento che i bambini iniziano a studiare gli insetti”. Notando che i piccoli sono tendenzialmente più attenti a queste tematiche, anche in virtù di una curiosità che abbonda e della mancanza di pregiudizi, Andrea ha colto l’opportunità di renderli partecipi di quel cambiamento comportamentale che parte da una consapevolezza che saprà renderli adulti informati e responsabili.
Quello degli impollinatori è un ecosistema delicatissimo ed estremamente importante per la vita sulla Terra. Senza questo, verrebbero meno l’impollinazione e, quindi, le piante, gli animali e il cibo sulle nostre tavole. Secondo Wired, le popolazioni di api sono calate quasi del 63% e quelle delle farfalle quasi del 58% a causa dell’ingerenza umana. Eppure, questi animali sono spesso considerati come stigma naturali in virtù del pericolo che possono costituire per certe persone. “Bisognerebbe imparare che, con le giuste cure, si può avere un buon rapporto con la natura”, afferma Andrea, insistendo sulla fondamentale importanza di entrare in sintonia con l’ambiente. “Certi aspetti della natura possono dare fastidio; un progetto del genere mira a gestire e superare questi fastidi. Partendo dalle api, Green in Town intende mostrare come, se trattate in un certo modo, ci si può anche avvicinare e convivere”, conclude.
Dall’anno scorso, l’associazione propone due lezioni per ogni classe di seconda elementare: una nel mese di marzo e l’altra tra aprile e maggio. “Durante la prima lezione portiamo l’arnia vuota, il vestito da apicoltore e gli attrezzi, e raccontiamo le api, come riconoscerle e cosa fanno, tracciandone un quadro morfologico; durante la seconda lezione, spieghiamo perché le api sono importanti per l’ambiente. Gli studenti sono entusiasti e incuriositi e le scuole ci richiamano volentieri, e questo è già un ottimo riscontro”, spiega Andrea. Il progetto poi, si articola in modo da poterlo destinare ai cittadini più in generale, non solo ai piccoli.
Con “Le api al castello”, iniziativa di apicoltura urbana, Green in Town accoglie i visitatori dietro il castello di Legnano, in un suolo che il comune gli concede e su cui i volontari nutrono le api di ben otto arnie diverse – ciascuna delle quali è caratterizzata da circa 30-80.000 unità – utilizzando il miele che producono, rigorosamente biologico, per sostenere i costi del loro operato. Non solo api però. Andrea svela che, a breve, partirà “Il sentiero delle farfalle”, un progetto di piantumazione di piante e fiori utili a riportare le farfalle, che stanno scomparendo a causa delle monocolture, sul territorio.
Green in Town riporta il verde in città sulla base di un presupposto fondamentale che Andrea riassume con le parole del filosofo José Ortega Y Gasset: “Io sono me più il mio ambiente, se non preservo quest’ultimo non preservo me stesso”.
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