Dalla sua prima edizione, il nostro periodico ha deciso di offrire la partnership al progetto “Waste Management Europe”.
In sintesi, tre giorni di esposizioni, conferenze e dibattiti attorno ai temi dell’innovazione nel campo dell’economia circolare. Quest’anno, il terzo WME si terrà dal 9 all’11 aprile confermando come location la Fiera di Bergamo – area particolarmente fiorente e d’esempio per il mondo dell’imprenditoria d’avanguardia.
Oltre ad essere media partner, Envi.info è stata anche ospite alla passata edizione del Waste Management Europe, portando a casa grandi opportunità di scambio, ma anche qualche riflessione. Inevitabilmente, di stampo comunicativo: partiamo dal quadro generale.
Chi e che cosa?
Waste Management Europe coinvolge diversi attori. A partire dagli organizzatori di IES Group, prendono parte sponsor del campo dell’economia circolare, espositori e media. A questi, si aggiungono i relatori e le relatrici che operano nel settore privato e nel pubblico, con ruoli di rappresentanza e di progettualità.
Di che cosa si parla?
Ce lo dice il ricco programma. Quest’anno, l’agenda prevede approfondimenti su diverse aree tematiche: policy, iniziative globali, tecnologie e innovazione, plastiche, energia e emissioni, riciclo, acqua.
Quando e dove?
Lo ricordiamo. Dal 9 all’11 aprile, presso Fiera di Bergamo.
Waste Management Europe è un summit annuale che ospita centinaia di professionisti internazionali che affrontano direttamente le proprie sfide della gestione di un sistema circolare dei rifiuti.
L’obiettivo è imparare, accogliendo figure provenienti dal mondo della politica, dell’ingegneria e della consulenza. Costruire, a partire da casi studio e progetti innovativi, un efficientamento dell’uso delle risorse,
Momenti di incontro e confronto di questo tipo hanno una grande capacità catalizzatrice, che permette di raccogliere una fotografia sulla situazione attuale all’interno di questo settore così trasversale.
La comunicazione è studiata affinché la fiera possa garantire l’accesso a visitatori e visitatrici con informazioni complete su cosa aspettarsi, proponendo di anno in anno una sempre più ricercata “call for speakers”, permettendo la candidatura e la selezione di nuove voci per il pubblico.
L’invito è dunque quello di monitorare queste iniziative e di attingere ai contenuti offerti per orientarsi in questo mondo che, nella sua trasversalità, può essere talvolta disorientante.
Maggiori informazioni sono disponibili sul sito web.