Pasqua 2011: l’eco-friendly contagia le uova di cioccolato

| scritto da |


di Eleonora Anello

Non più solo al latte o fondente. Quest’anno sul mercato si possono trovare uova di Pasqua: biologiche, solidali, certificate Fairtrade, sostenibili, riciclate o riciclabili, ovvero con pochi imballaggi e con sorprese sicure, costruite con materiali naturali e atossici. Le uova 2011, senza troppa fatica per il consumatore, sono acquistabili in negozi e botteghe del commercio equo e solidale ed anche presso i supermercati.

Anche la grande distribuzione dunque non si è fatta trovare impreparata. Ad esempio, Coop, come ogni anno, commercializza a proprio marchio uova solidali, mentre l’azienda dolciaria Bauli ha aderito al progetto Impatto Zero di Lifegate, al fine di ridurre le emissioni di anidride carbonica e compensare l’inquinamento causato dai processi di produzione di alcuni tipi di uova.

Sul fronte dell’associazionismo non poteva mancare la LAV (Lega AntiVivisezione) che in numerose piazze d’Italia, già dai primi di aprile, ha dato il via alla campagna che chiede lo stop ai test di cosmetici sugli animali. La LAV chiede al Parlamento Europeo e al Governo Italiano cosmetici “buoni” con gli animali e allo stesso tempo sicuri per i consumatori. Agli stand è stato possibile scambiare quattro chiacchiere con i volontari, acquistare a 11 euro l’uovo dell’associazione ambientalista, ritirare la “Guida pratica ai cosmetici non testati su animali”, consultabile on-line sul sito della LAV e utile strumento per orientarsi sulla scelta dei prodotti cosmetici certificati e cioè non sperimentati su animali. Il vero obiettivo della campagna si incentra sulla petizione. Si raccolgono firme per impedire un eventuale slittamento nel “blocco” totale imposto, per i Paesi dell’Unione Europea, nell’effettuare test di materie prime cosmetiche sugli animali. La direttiva dovrebbe entrare in vigore entro il 2013.

«Grazie a una campagna internazionale abbiamo ottenuto una Direttiva europea che vietava la vendita di cosmetici sperimentati su animali a partire dal 1998 – si legge sul sito la LAVIl divieto è stato posticipato varie volte».

«Il divieto europeo rischia di slittare di altri 10 anni: Parlamento e Commissione UE potrebbero seguire il discutibile parere di esperti che sembrano favorevoli a un ulteriore posticipo del divieto, andando anche contro l’opinione pubblica che rappresentano, dichiaratasi fortemente contraria alla vivisezione soprattutto in questo ambito, e contro la sempre più ampia parte del mondo scientifico contraria ai test su animali – precisa Michela Kuan, biologa, responsabile LAV vivisezione – La LAV vuole scongiurare questo rischio, che comporterebbe un ritardo nel progresso della ricerca e in termini di sicurezza, e per migliaia di animali ancora sofferenze e morte».

C’è tempo fino al 30 aprile per dire basta a una sperimentazione retrograda, che arreca gravi sofferenze agli animali e non offre adeguata sicurezza ai consumatori. Si può firmare online oppure presso i rivenditori L’Erbolario, dove, dando il proprio appoggio, sarà possibile partecipare al concorso “Amali anche quando ti ami” che mette in palio 100 confezioni di prodotti L’Erbolario. L’elenco di tutte le aziende che non sperimentano sugli animali si possono consultare al seguente indirizzo http://demo.lav.nethouse.it/index.php?id=716.

Mancano invece solo pochi giorni all’apertura delle uova di cioccolato, consumistico e goloso rito di Pasqua a cui non è difficile dare un valore aggiunto a favore dell’ambiente.

Lascia un commento