Miramare, tra educazione ambientale e biodiversità marina

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Alle porte della città di Trieste e ai piedi del Parco del Castello di Miramare, c’è l’Area Marina Protetta di Miramare, una straordinaria oasi di biodiversità nata nel 1986 e affidata al WWF.

Oggi l’AMP Miramare tutela 30 ettari di biodiversità marino-costiera sottoposti a protezione integrale e 90 ettari di zona cuscinetto. Oltre a tutelare l’area protetta, favoriscono la ricerca scientifica, l’educazione ambientale e la divulgazione.

Ne parliamo con Lisa Peratoner, responsabile della comunicazione.

Lisa, cosa fate per diffondere e comunicare il rispetto del mare?

La divulgazione ambientale è un campo che curiamo da oltre trent’anni, al quale dedichiamo molte energie e possiamo dire di essere un buon modello e un punto di riferimento per tante altre realtà di aree protette.

Le nostre proposte spaziano dalle scuole alle famiglie, dalla didattica immersiva a percorsi di interpretazione ambientale in natura ed escursioni guidate in mare.

Facciamo attività tutto l’anno, ma in particolare d’estate organizziamo escursioni in snorkeling, accompagnando i turisti a scoprire la biodiversità sommersa. Facciamo anche periodiche campagne di monitoraggio scientifico e citizen science, coinvolgendo i cittadini nella raccolta di dati e informazioni utili per la ricerca.

Lo scorso anno abbiamo coinvolto i cittadini in immersioni subacquee per monitorare la temperatura del mare, mentre quest’anno stiamo monitorando gli effetti dell’aumento delle ondate di calore sugli organismi di fondali.

In questo modo diamo ai cittadini e ai turisti gli strumenti per rendersi conto degli effetti del cambiamento climatico e di altri impatti antropici, come la sovrapesca.

Negli anni abbiamo realizzato anche vari giochi, e devo dire che è una strategia che funziona molto bene perché con questa modalità si possono veicolare messaggi importanti e complessi e si raggiungono tutti, anche ragazzi più grandi e adulti.

Miramare è anche una delle ASPIM – Aree Specialmente Protette di Importanza Mediterranea. Che cosa vuol dire?

Si tratta di uno status che richiede costanti azioni di monitoraggio dello stato di salute dei fondali e il mantenimento di un elevato grado di biodiversità. Miramare fa anche parte della Rete mondiale di riserve della biosfera istituite dall’UNESCO nell’ambito del programma MaB – Man and Biosphere.

Le riserve di biosfera sono luoghi dove si raggiunge un equilibrio tra natura e attività umane e quindi rappresentano siti privilegiati per la ricerca, la formazione, l’educazione ambientale e per la sperimentazione di buone pratiche di sviluppo sostenibile.

Nel contesto dell’area protetta si svolge anche ricerca nel campo dell’educazione ambientale. Ne è un esempio l’ultimo gioco progettato: Miramix.

Ce ne parla Diego Manna, biologo e game designer, tra cui Fish&Ships, ideato per l’OGS, Intrighi Subacquei e le Cronache della Biosfera per la Riserva di Miramare.

Diego, come si presenta il gioco?

Miramix è un gioco in scatola per bambini dagli 8 anni, illustrato dal bravissimo Giulio Quarantotto. E’ ricco di informazioni sull’ambiente marino, sugli organismi che ci vivono, sulle minacce che incombono, come il cambiamento climatico e la sovrapesca.

Giocando a Miramix i ragazzi diventano custodi dell’ecosistema marino: hanno come compito quello di creare e curare un tratto di mare, scoprendo gli ambienti da cui è formato e gli organismi che lo popolano. 

L’obiettivo del gioco è in primo luogo divertire, perché quando ti diverti sei più ricettivo. Permette poi di familiarizzare con i concetti base stimolando la curiosità dei bambini che poi approfondiscono in autonomia.

Miramix è inoltre completamente eco-friendly (solo carta certificata, niente plastica e confezioni in cellophane biodegradabile).

Lisa, dove è possibile trovare il gioco?

Miramix è realizzato grazie al contributo della Regione Friuli Venezia Giulia. Lo distribuiremo gratuitamente ai bambini e ai ragazzi che parteciperanno ai nostri eventi divulgativi, come quelli in programma dal 31 agosto al 5 settembre in occasione dell’arrivo a Trieste della Blue Panda, la barca a vela del WWF ambasciatrice del Mediterraneo.

Inoltre sarà distribuito alle classi che parteciperanno a Il mare sottosopra, il progetto educativo gratuito per l’anno scolastico 2024/25 rivolto alle classi quinte delle scuole primarie e alle scuole secondarie di I grado della regione.

Lo scopo è avvicinare gli studenti alla complessità della biodiversità marina attraverso un’attività che abbina il gioco, l’osservazione, l’interpretazione e la creatività.