Tra i tanti libri pubblicati in Italia sulla crisi climatica ne esiste uno che si distingue per la sua struttura e per il suo approccio. È il libro “A fuoco. Crisi climatica e disinformazione” edito da Mimesis Edizioni.
La pubblicazione nasce dalla omonima newsletter collaborativa curata da Pagella Politica e Facta, progetti di fact-checking dello stesso editore, e dalla testata online indipendente Slow News. Il tutto è sostenuto da un finanziamento dello European Media and Information Fund (EMIF).
La newsletter ospita ogni settimana il contributo di un autore diverso, come giornalisti, accademici o divulgatori della scienza, che affrontano il cambiamento climatico dalla propria prospettiva. Il filo conduttore è il tentativo di spiegare le questioni ambientali tramite dati e evidenze scientifiche per contrastare la disinformazione e il negazionismo.
Il libro porta avanti la stessa filosofia della newsletter adottando un approccio multidisciplinare che cerca di affrontare ogni aspetto e tematica della crisi climatica.
“A fuoco” è un libro collettivo composto dai contributi di diciotto autori provenienti da esperienze e lavori differenti, che comprendono importanti personalità del mondo scientifico e giornalistico italiano (come Ferdinando Cotugno, Serena Giacomin, Stefano Liberti, Luca Mercalli, Tommaso Perrone, Telmo Pievani, Antonio Scalari).
Gli autori e le autrici analizzano gli impatti della crisi climatica su vari ambiti, attivismo, salute, migrazioni, agricoltura, incendi boschivi, climatologia, tramite un approccio divulgativo che ha l’ambizione di rivolgersi ad un ampio pubblico nonostante la complessità dei temi affrontati.
Il merito di “A fuoco” sta nel assumere un metodo analitico e rigoroso nell’affrontare le singole tematiche, riuscendo però a mantenere un filo conduttore tra i diversi contributi.
Il tema principale rimane infatti quello del contrasto alla disinformazione climatica tramite il fact checking, criterio utilizzato anche della newsletter.
Il contributo di Serena Giacomin, climatologa e presidente di Italian Climate Network, ne è un esempio: analizza il concetto di false balance, ovvero la pratica diffusa nei talk show e nel mondo dell’informazione di mettere sullo stesso piano contributi scientifici basati su dati ed evidenze con opinioni minoritarie e spesso pseudoscientifiche.
Questo falso equilibrio aumenta la disinformazione e la confusione del pubblico poiché accosta tesi scientifiche ad opinioni non corredate dai fatti.
Si tratta di un caso studio che ci mostra quanto possa essere messa in difficoltà la comprensione del concetto di lotta contro la crisi climatica. A fuoco può venirci in soccorso!