“Aria stampa”, una nuova rassegna di articoli sull’ambiente

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Nel sempre più ampio e variegato mondo dei podcast italiani, Aria stampa si contraddistingue per essere una rassegna stampa quotidiana su articoli legati all’ambiente e alla crisi climatica.

Disponibile sulle maggiori piattaforme, è stato ideato da Novella Gianfranceschi, giornalista freelance appassionata di ambiente, che lo autoproduce da gennaio.

L’abbiamo intervistata per farci raccontare di più sul podcast e per parlare dell’informazione ambientale in Italia.

Come nasce l’idea del tuo podcast?

Sono appassionata di podcast e da parecchi anni li ascolto, ho iniziato con le rassegne stampa sulle notizie presenti nei quotidiani per poi incominciare con quelli d’approfondimento su un singolo tema o di reportage su una storia.

Per questo motivo ho incominciato ad interessarmi agli aspetti più tecnici, pensando di produrre un mio podcast. Da qui nasce Aria stampa, una rassegna quotidiana di articoli sul cambiamento climatico. Penso che sia utile e importante raccontare questi articoli a voce per rendere la lettura più fruibile e far conoscere i pezzi interessanti sul clima che escono ogni giorno.

Inoltre faccio la giornalista e leggo i quotidiani tutti i giorni, Aria stampa è un modo per unire il mio lavoro e i miei interessi.

Da dove provengono gli articoli che selezioni?

Principalmente leggo quotidiani cartacei e testate online cercando di monitorare il mondo dell’informazione italiano. Evito però i giornali esteri perché sennò diventerebbe un campo troppo vasto. Dedico circa un’ora e mezza ogni mattina alla lettura dei giornali, guardando anche i siti che frequento abitualmente, in base a quanti articoli interessanti trovo sui cartacei.

Quali sono i giornali che parlano in maniera più approfondita e accurata di ambiente?

Sono un po’ critica verso i giornali di carta che hanno un inserto dedicato all’ambiente e separato rispetto al quotidiano, sembra che considerino i temi ambientali come se fossero un approfondimento che non può stare nelle notizie di giornata.

In questi casi percepisco che l’ambiente viene un po’ messo da parte. Invece apprezzo i giornali che integrano questa tematica all’interno dello sfoglio, come Domani, oppure Il Post che si approccia in maniera scientifica ai temi ambientali. Anche Irpi media, testata online d’approfondimento e d’inchiesta, dedica molto spazio alla crisi climatica.

Quali podcast d’approfondimento sull’ambiente hai apprezzato?

Per quanto riguarda le rassegne stampa di solito coprono un po’ tutte le notizie, solo News dal Pianeta Terra di Lifegate si concentra sull’ambiente, ma più che una rassegna è una selezione di notizie ambientali.

Per i podcast, apprezzo Areale curato da Ferdinando Cotugno che ogni settimana presenta alcuni spunti di riflessione oltre ad un’intervista d’approfondimento. In viaggio non pregare invece è un racconto di Paolo Giordano dalla nave di soccorso nel Mediterraneo di Emergency, spesso non si sa che i migranti si spostano per i danni causati dalla crisi climatica che ha un grande impatto sulle loro vite.

Infine Sonar di Nicolò Porcelluzzi prodotto da Il post analizza il mondo sonoro degli animali che vivono negli oceani, come comunicano e interagiscono. Parla anche del legame tra umani e altre specie e di biodiversità.

Quali carenze trovi nel racconto della crisi climatica?

Sui giornali si riescono ad affrontare adeguatamente le conseguenze degli eventi estremi sulle persone e sui luoghi, di solito in modo efficace. Invece purtroppo si parla poco delle cause del cambiamento climatico, mancano i collegamenti tra cause ed effetti e la volontà di indicare chiaramente le cause.

I giornali italiani sono spesso finanziati dalle grandi aziende, anche quelle fossili, e spesso insorgono dei conflitti d’interesse. Manca ancora una piena indipendenza a livello di contenuti sui grandi giornali.

Seguendo il podcast di Novella si avrà dunque un approfondimento quotidiano sulla crisi climatica, con una panoramica delle notizie più interessanti della giornata legate all’ambiente. E’ possibile così raggiungere una maggiore consapevolezza sulla questione ambientale tramite un’informazione accurata e diversificata.