I temi della riduzione e della gestione dei rifiuti sono ormai entrati a far parte a pieno titolo dell’agenda politica di molte amministrazioni comunali. L’adozione di nuove tecnologie e la promozione di modelli di consumo più responsabili sono le strategie più comunemente adottate dagli enti locali per contenere la produzione di rifiuti. Il Consorzio Chierese per i Servizi (C.C.S.), l’ente di riferimento per la gestione dei rifiuti sul territorio di Chieri e dintorni, ha deciso di avvalersi di una risorsa supplementare, valida alleata di una politica per la riduzione dei rifiuti: la creatività e l’entusiasmo delle giovani generazioni. Con il lancio del concorso di ecodesign “Fare di più con meno” rivolto ai ragazzi degli istituti superiori del territorio consortile, il Consorzio piemontese ha voluto puntare sull’inventiva dei giovani e sulla loro capacità di trasformare ciò che comunemente consideriamo un rifiuto in una risorsa dal rinnovato valore estetico e funzionale. Gli studenti che parteciperanno al concorso dovranno proporre delle idee progettuali, le quali verranno sottoposte al giudizio di una giuria composta da esperti nei campi dell’ecodesign e dell’educazione ambientale, e infine valutate. I primi tre classificati avranno diritto a tre differenti premi (stampante 3D per il 1° classificato, proiettore per il 2° classificato, GoPro per il 3° classificato), che, a richiesta dell’istituto scolastico di appartenenza, potranno essere eventualmente convertiti in denaro e quindi essere utilizzati per la realizzazione di attività inerenti il tema della gestione dei rifiuti o dell’educazione ambientale. Il Consorzio metterà inoltre a disposizione degli studenti iscritti dei laboratori di ecodesign e un valido supporto alla progettazione, compito, quest’ultimo, affidato agli educatori ambientali di E.R.I.C.A Soc. Coop., la cooperativa albese incaricata della gestione operativa del concorso.
Questo progetto beneficia inoltre della collaborazione di Tetra Pak S.p.A e dei consorzi di filiera COREPLA, COREVE, Rilegno e CIAL, che operano rispettivamente nel campo del riciclo di plastica, vetro, legno e alluminio. Oltre a fornire un supporto economico al progetto, essi menzioneranno attraverso un attestato di merito i lavori che più si distingueranno per creatività e innovazione.
Le problematiche approfondite dal concorso “Fare di più con meno” riguarderanno la gestione del ciclo di vita dei prodotti, la loro durata, riparabilità e riciclabilità. In linea con quanto suggerito dalla normativa comunitaria in materia di rifiuti, il progetto del Consorzio chierese vuole rispondere a questi temi intervenendo in primo luogo sul fronte della prevenzione. L’ecodesign rappresenta una valida strategia in questo senso, capace di stimolare in chi la pratica uno spirito critico verso i consumi e un’indole creativa verso i rifiuti contribuendo in questo modo a ridurne la quantità avviata allo smaltimento.
Un secondo punto di forza del progetto riguarda la scelta dei destinatari del concorso: gli studenti. Essi infatti non solo sono attori fondamentali nel processo di risanamento ambientale del proprio territorio, ma svolgono anche un ruolo sociale fondamentale all’interno delle comunità in cui vivono, che consente loro di diffondere efficacemente le buone pratiche apprese in materia di prevenzione dei rifiuti, con ricadute positive sull’intera comunità.
Coerentemente con la fedeltà dimostrata ai dettami comunitari, “Fare di più con meno” è entrato poi all’interno di un circuito di buone pratiche condivise a livello europeo. Non è un caso infatti che la conferenza stampa di presentazione del progetto si sia tenuta in occasione dell’edizione 2015 della Settimana Europea per la Riduzione dei Rifiuti (SERR), settimana durante la quale è stata anche avviata la pagina facebook dedicata. Il concorso non solo è entrato a far parte delle azione iscritte alla SERR ma è stato anche selezionato quale tester dei Targeted Communication Tools (TCT), gli strumenti comunicativi elaborati dal comitato promotore di questa iniziativa europea. Durante la SERR gli istituti superiori del territorio consortile hanno quindi ricevuto una newsletter giornaliera dedicata ai flussi specifici di rifiuti diretta a informare gli studenti su regole e funzionamento della raccolta differenziata e una locandina che invitava a non usare prodotti “usa e getta”.
Noemi Silvestri