Traccia-TO: innovazione e circolarità a Torino

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Se al posto di dire “vorrei una sedia” dicessi “vorrei un luogo dove sedermi”?

È con questo stimolo che Laura Ribotta, Ufficio Fondi Europei del Comune di Torino, ha aperto l’evento di presentazione di Traccia-TO: il nuovo progetto pilota avviato nel quartiere di San Salvario.

La sperimentazione è parte integrante di Climaborough, iniziativa finanziata dal programma di ricerca Horizon Europe e coordinato da ANCI Toscana. Coinvolge 14 città europee con il fine di innovare i metodi di pianificazione urbana per affrontare la sfida climatica.

La metafora della sedia non è casuale: racconta un cambio di paradigma. Non si tratta solo di acquistare una soluzione, ma di porre problemi al mercato, stimolando l’innovazione dal basso.

Così come la ricerca di un luogo dove sedersi, la gestione dei rifiuti tessili e dei RAEE (Rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche) richiede spirito innovativo. Se i primi costituiscono una delle frazioni di rifiuto in più rapida crescita, i RAEE contengono metalli preziosi e rari. 

Il progetto Traccia-TO nasce quindi per rispondere a questo appello, partendo dal quartiere storico di San Salvario, a Torino, come laboratorio per un’efficace mappatura e per la gestione di questi rifiuti.

Le attività vedono la sinergia tra il consorzio Erion, ERICA soc. coop. e ReLearn, con il supporto del Comune di Torino e – lo possiamo testimoniare – l’entusiasmo delle tante realtà locali.

L’obiettivo è duplice. Sensibilizzare la cittadinanza e sperimentare soluzioni concrete partendo da un attento lavoro di monitoraggio e di mappatura in un’area simbolo della multiculturalità e del fermento creativo torinese

Dove finiscono i capi a fine vita? Quanti vengono effettivamente raccolti, riciclati o riusati? E cosa accade ai nostri piccoli dispositivi elettronici non più funzionanti, che troppo spesso restano chiusi in un cassetto o finiscono nell’indifferenziata?

Traccia-TO prova a rispondere a queste domande con analisi e coinvolgimento diretto. «Si tratta di un progetto di ricerca concreto, concentrato nell’arco temporale di un anno su un territorio specifico, ma che punta a sviluppare un modello dal grande potenziale di replicabilità a livello nazionale ed europeo». Questo è quanto sottolineato da Luca Campadello, Strategic Development and Innovation Manager di Erion.

Tra le azioni più originali, una challenge di raccolta dei tessili. Pensata per stimolare i cittadini a svuotare gli armadi e riflettere su ciò che non usano più. A ciascun partecipante verranno consegnate tre borse di colore diverso, da riempire con scarpe e borse, abiti usati e biancheria per la casa. Una sfida che prevede un premio: in palio, un buono da spendere nelle attività commerciali aderenti all’iniziativa.

Ma la raccolta non è tutto. Traccia-TO mette al centro anche il valore del riuso. Come ha raccontato Vittoria Bresci project manager di ERICA soc. coop.: «Abbiamo realizzato questionari e mappature, raccogliendo dati che ci hanno permesso di strutturare una strategia. Ora passiamo all’azione e lo facciamo in stretta connessione con i cittadini. Il vero cambiamento passa dalla consapevolezza e dall’educazione ed è su questo che vogliamo lavorare. Garantire il riciclo ma anche imparare a dare nuova vita a ciò che possediamo: la sfida è doppia».

Parallelamente, Traccia-TO lavora sulla frazione RAEE. A maggio verranno attivati punti sperimentali di raccolta con contenitori visibili, accessibili, collocati nei luoghi del vivere quotidiano. Il progetto vuole conoscere le abitudini dei cittadini per aumentare la percentuale di conferimento corretto. Non di meno si vuole preparare il terreno per una gestione più capillare ed efficace di questi rifiuti.

Uno degli aspetti più interessanti è l’attenzione alla comunicazione e alla relazione con il territorio.

Vittoria Bresci ci parla di San Salvario come un quartiere ricco dal punto di vista socioculturale. Una grande fonte di stimoli e sfide per riflettere sull’importanza dell’utilizzo di linguaggi accessibili e chiari.

Paulina Caldarelli, Strategic Development and Innovation Specialist di Erion ci confessa che sono partiti proprio con questo approccio: “Dove ci troviamo? Chi abita questo luogo?”.

Traccia-TO è un progetto pilota, ma anche un modello che si inserisce nel più ampio obiettivo di raggiungere la neutralità climatica entro il 2050, come previsto dalla mission europea “100 Climate-neutral and Smart Cities”.

Lo fa partendo dal basso, con azioni semplici ma significative: svuotare un armadio, gettare correttamente un vecchio cellulare, imparare a riparare.

Come evidenziato da Paola Pellino, esperta di rammendo presente tra il pubblico e coinvolta nei laboratori promossi nel quadro delle attività: «Eliminare ciò che si ha negli armadi è come lavarsi la coscienza. La vera sfida è prendersi la responsabilità, cercare di dare nuova vita alle cose».