Si chiama “AppCycle” e mira a diventare una piattaforma virtuale per la vendita di prodotti ottenuti tramite il riuso creativo o, appunto, upcycling. Ecco in sintesi il progetto elaborato da Domenico Riso in collaborazione con Stefano Menconi, Simone Guasti e Valentina Loretelli. La loro mission è infatti di offrire agli interessati l’opportunità di monetizzare la propria creatività vendendo online prodotti assemblati eticamente. L’idea nasce con l’obiettivo di promuovere delle buone pratiche indirizzate alla riduzione degli sprechi, d’accordo con la filosofia delle “3R”: riciclo, riutilizzo e rigenerazione dei materiali. Come sappiamo, la nostra società è schiava di un bieco consumismo che dilapida in breve tempo preziosissime risorse naturali. Occorre perciò educare a un’economia sostenibile: uno sviluppo a basse emissioni di CO2, incentrato sulla collettività e non sulla dimensione individualistica tipica del liberalismo capitalistico.
AppCycle intende allora creare una catena produttiva per dare un nuovo ciclo di vita ai rifiuti che, di conseguenza, potranno trovare un diverso impiego grazie all’inventiva degli utenti. Si tratta in sostanza di una piattaforma web emobile (per iOS e Android) formata da una comunità di persone, imprese ed associazioni che avranno in questo modo visibilità a livello nazionale. Dunque non solo uno negozio di e-commerce per costruzioni originali e rispettose dell’ambiente, ma anche uno spazio di condivisione che mette al centro il lavoro e le competenze delle persone. In particolare, il sito web sarà suddiviso in cinque macro aree: DONA, per incentivare lo scambio; RICREA, dedicata agli oggetti riutilizzati; SHOP, dove vendere e comprare prodotti di upcycling; TUTORIAL, in cui trovare lezioni e guide per la realizzazione di oggetti; COMMUNITY, per agevolare la creazione di gruppi attorno a progetti che necessitano del coinvolgimento di maggiori perizie.
Concludendo, ecco la formula su cui si regge in definitiva AppCycle: più spazio in casa, più creatività/senso di comunità/divertimento, più ricavi attraverso vendita e-commerce significano contemporaneamente meno emissioni di CO2, meno spreco, meno materiale da smaltire. Il risultato è, alla fine, un ambiente pulito e una vita migliore.