Forze istituzionali e forze sociali, in anticipo sulla Settimana Europea per la Riduzione dei Rifiuti (dal 20 al 28 novembre 2010), si sono unite nella campagna “Meno Rifiuti” per educare i livornesi a produrre meno spazzatura.
«La presenza di imballaggi nei rifiuti è un trend in continuo aumento che solo l’oculatezza di un consumatore consapevole può rallentare effettuando acquisti leggeri -esordiva così Giorgio Kutufà, presidente della Provincia di Livorno in occasione della presentazione ufficiale del progetto nel novembre 2008- La campagna rappresenta uno sforzo corale nel voler ridurre la quantità di rifiuti prodotti e poggia su una politica di sensibilizzazione che ha coinvolto e vede collaborare proficuamente 54 soggetti».
“Meno rifiuti” si articola infatti su due fronti precisi: da un lato mira a informare i cittadini sulle modalità di consumo che consentono di ridurre la produzione di rifiuti; mentre dall’altro a coinvolgere le istituzioni, le imprese, gli operatori economici del territorio nella realizzazione di azioni dirette alla riduzione dei rifiuti. Ne parliamo con l’assessore provinciale all’ambiente Nicola Nista.
In cosa consiste la campagna?
«L’obiettivo principale è quello di sensibilizzare i cittadini sui costi ambientali e sociali della produzione di rifiuti. Costi che non sono solo quelli necessari allo smaltimento, ma anche quelli dovuti al degrado ambientale che ricade, poi, sulle generazioni future. Per questo, nella prima fase, abbiamo puntato molto sull’ informazione per favorire la crescita di una maggiore consapevolezza da parte del consumatore ed indirizzarlo verso comportamenti di acquisto più corretti. In questo senso abbiamo realizzato anche un agile “vademecum” con consigli utili su come fare una spesa “più leggera”, cioè scegliere i prodotti sfusi o con meno imballaggi, usare borse per la spesa riutilizzabili, etc. Inoltre, abbiamo richiamato l’attenzione sulla campagna anche attraverso un apposito sito web, manifesti, locandine, materiale divulgativo che abbiamo diffuso in vari modi. Tutta la campagna era riconoscibile attraverso l’immagine di due appetitose mele verdi, che simboleggiavano la spesa: una racchiusa in un assurdo imballaggio (sacchetto di plastica e laccetto) e una “libera”. Con questo messaggio la Provincia invitava i cittadini a riflettere sull’inutilità di alcuni imballaggi, dando al contempo la sensazione che l’imballaggio “soffocasse” il prodotto. Inoltre, sono stati realizzati diversi tavoli tecnici, coordinati dalla Provincia, per stimolare la progettualità dei soggetti aderenti. Il frutto di questo lavoro è stato un vero e proprio Piano d’Azione Operativo attraverso il quale mettere in atto buone pratiche sul territorio».
Interessante l’adozione di un testimonial vicino ai livornesi come il comico Migone…
«Migone è uno dei più noti comici di Livorno, molto conosciuto anche per la sua partecipazione alla trasmissione Zelig. E’ sicuramente un personaggio molto amato dai livornesi che ne apprezzano soprattutto la comicità a tratti surreale ma venata da pungente ironia. Inoltre è una persona estremamente sensibile ai temi sociali ed ha subito aderito con entusiasmo alla nostra proposta di rappresentare la campagna, per la quale non ha ricevuto alcun compenso».
A che punto è il progetto?
«Attualmente abbiamo avviato la seconda fase della campagna che è ora entrata nel vivo con l’attuazione dei progetti contenuti nel Piano d’Azione. Le linee di intervento individuate sono quattro: riduzione degli imballaggi, allungamento della vita dei beni, modalità di gestione della raccolta dei rifiuti urbani, riduzione dei rifiuti nella pubblica amministrazione e negli uffici. Su queste linee si muovono i progetti “P.A.G.U.R.o” (Progetti e Azioni di Gestione e Utilizzo dei Rifiuti), presentati da alcuni partner e cofinanziati dalla Provincia. Fra i vari progetti ne segnalo alcuni di particolare interesse. Il progetto “Niente sprechi”, con soggetto promotore la Provincia, che mira al recupero di beni inutilizzati o non commercializzati (invenduto alimentare, prodotti farmaceutici ed editoriali) che saranno distribuiti agli enti di assistenza del territorio. “Buona da bere”, progetto presentato dall’ASA (Azienda Servizi Ambientali) per ridurre l’uso delle bottiglie di plastica incentivando il consumo dell’acqua di rete negli uffici della Provincia, nelle scuole superiori, e in alcune scuole elementari e medie. Un altro interessante progetto, che ha riscosso notevole successo tra la cittadinanza, riguarda la distribuzione di latte crudo. L’iniziativa, realizzata dal Comune di Livorno, ha visto l’installazione di una macchina distributrice situata nel Centro commerciale naturale del quartiere Borgo Cappuccini. Infine, un progetto per la promozione della raccolta differenziata e del compostaggio domestico dei rifiuti organici è quello curato dal CRUMA (Centro Recupero Uccelli Marini Acquatici) di Livorno. La sede del Centro, infatti, ospiterà un percorso didattico su questo argomento, con l’installazione di composter e cartelli illustrativi che spiegheranno il funzionamento del processo di compostaggio e come attuarlo nelle abitazioni».