Claudio Giambelli e Maurizio Melandri, Presidente e vice-Presidente dell’Osservatorio Partecipato Ambientale di Valle Galeria a Roma, hanno promosso un incontro che si svolgerà Giovedì 19 Gennaio 2017 nella sala Consiglio del Municipio RM XII, in via Fabiola 14. L’obiettivo è di dare un seguito alla SERR – Settimana Europea per la Riduzione dei Rifiuti, che quest’anno si è svolta dal 19 al 27 novembre.
L’incontro, aperto a tutta la cittadinanza, sarà l’occasione per presentare e lanciare alcune proposte coerenti con la SERR, che si svolgeranno lungo tutto il 2017. Nel dettaglio saranno presentati i seguenti progetti: “Un simbolo per il Waste-Buster” e “Compostaggio Aerobico nelle Scuole”, coinvolgendo le scuole dei Municipi XI e XII; il video “La Grande Monnezza” di Chiara Bellini, che vede tra i protagonisti molti residenti nell’area di Valle Galeria; “Nonsonorifiuti” e “Il mercato vive”, due progetti virtuosi già attuati in un grosso mercato al Trionfale; infine, “Pannolini lavabili”. Per saperne qualcosa di più, abbiamo intervistato il Presidente Claudio Giambelli e il vice Presidente Maurizio Melandri.
Partiamo dai progetti già attuati: ci parlate brevemente di “Nonsonorifiuti” e “Il mercato vive”?
Si tratta di due pratiche di Raccolta Differenziata spinta, effettuate al Mercato Trionfale di Roma, grazie all’intraprendenza di alcuni ambientalisti locali.
“Nonsonorifiuti” corrisponde a un banco del mercato che acquista dai cittadini materiali come plastica, carta, metallo, olio di cucina, stoffe, etc., ossia materiali destinati a diventare rifiuti che, rivenduti a imprese nel settore del riuso/riciclo, creano al contrario economia sostenibile. Alcuni dati significativi: 120 tonnellate recuperate al banco nel 2015; 20 tonnellate riguardano materiali che sarebbero finiti nell’indifferenziato.
“Il mercato vive”, invece, è il metodo che è stato sperimentato con successo al Trionfale per portare la raccolta differenziata degli operatori del mercato al 75%, permettendo così di contrattare uno sconto del 50% sulla tariffa AMA. Il progetto, nel dettaglio, è riuscito a differenziare, ogni mese, 27 tonnellate di carta e cartone, 6 di plastica e 200 di organico da compostare. Ha permesso inoltre la creazione di 9 nuovi posti di lavoro senza alcun costo aggiuntivo per il mercato: la sostenibilità economica è stata infatti prodotta dalla vendita dei materiali.
Queste sono iniziative dall’alto valore formativo-culturale, che possono incidere notevolmente sulla qualità e quantità di raccolta differenziata e che sarebbe molto importante diffondere in tutti i Municipi di Roma.
Per quanto riguarda il futuro, invece, ci spiegate in cosa consiste il progetto “Un simbolo per il Waste-Buster”?
Si tratta di un concorso di inventiva grafica rivolto alle scuole del Municipio Roma XII e XI, per trovare un simbolo e uno slogan che descriva la pratica e la figura del Waste-Buster, cioè di quella persona – idealmente ciascuno di noi – che passando per le strade nota, specialmente intorno ai cassonetti stradali, oggetti-rifiutati e abbandonati per terra.
Tuttavia, il Waste-Buster (letteralmente “cacciatore di rifiuti” – Nota: Lo fanno anche gli elefanti: http://video.repubblica.it/natura/l-elefante-e-educato-raccoglie-i-rifiuti-e-li-butta-nel-cestino/187186/186089?ref=search) non si limita a criticare la sporcizia e l’incuria della Città, ma assume un atteggiamento attivo, raccogliendo l’oggetto e deponendolo nel corretto cassonetto di differenziata stradale.
Questa pratica, se diffusa tra la cittadinanza, non solo ha un effetto benefico diretto sul degrado cittadino, ma ha anche un effetto indiretto importante, di tipo culturale, stimolando le persone a fare lo stesso attraverso un comportamento esemplare, oltre a prendere consapevolezza della natura e quantità di oggetti scartati come rifiuti.
A fine 2017 i risultati grafici dei ragazzi saranno presentati nella sala consigliare del Municipio, sotto forma di disegno digitale. Uno di questi diventerà il simbolo del “Waste-Buster-2017”, sponsorizzato dal Municipio Roma XII.
Infine, state programmando le proiezioni del film La grande monnezza, il documentario scritto e diretto da Chiara Bellini, prodotto da Francesco Scura e Chiara Bellini per Morgana Production s.r.l. Cosa ci dite a proposito del film?
La grande monnezza è un film presentato al Festa del Cinema di Roma, che dà voce agli abitanti della Valle Galeria, i quali convivono a contatto con la discarica di Malagrotta.
La proiezione del film è indirizzata ai giovani della scuola media e dell’Istituto Magarotto, frequentato anche da ragazzi non udenti, in un percorso di sensibilizzazione ambientale che, come osservatorio della Valle galleria, Claudio ed io portiamo avanti da diversi anni.
L’idea è che, all’interno del progetto, la visione di un film che “vive” il loro territorio – raccontato magari da un genitore, uno zio, un vicino di casa – introduca meglio la partecipazione al programma che svolgeremo successivamente.
In generale, nella Valle Galeria sopravvive una lotta fatta di proposte di soluzioni alternative possibili e quindi doverose. La proiezione del film, con la presenza della partecipazione degli autori, è un’altra arma della nostra lotta, che consiste nella divulgazione della conoscenza e della conseguente assunzione di consapevolezza da parte dei cittadini e, in questo caso, delle nuove generazioni.