LifeGate ha presentato oggi a Milano il terzo Osservatorio nazionale sullo stile di vita sostenibile, realizzato in collaborazione con l’istituto di ricerca Eumetra Monterosa e commentato sui social grazie all’hashtag #ONS17. Patrocinata dalla Commissione Europea e sostenuta da Best Western, Ricola, Unipol Gruppo, Vaillant e Lavazza, l’indagine fotografa per il terzo anno consecutivo l’interesse e la percezione della sostenibilità degli italiani attraverso l’analisi del livello di conoscenza, l’atteggiamento e i comportamenti di consumo e di
acquisto della popolazione adulta.
Quest’anno, inoltre, il contributo analitico e di conoscenza dell’Osservatorio è stato ulteriormente arricchito con un focus specifico sul turismo sostenibile in considerazione del fatto che il 2017 è l’anno internazionale dedicato a questo segmento del mercato.
La “coda lunga” di EXPO 2015
La terza edizione dell’Osservatorio era attesa con curiosità e interesse per valutare l’evolversi dell’approccio degli italiani alla sostenibilità una volta “virtualmente” esauriti gli effetti dell’Esposizione. “È positivo notare che gli sforzi che sono stati fatti per promuovere i temi della sostenibilità hanno portato a consolidare la propensione verso uno stile di vita più consapevole” – sottolinea Enea Roveda, CEO di LifeGate. “Emergono anche chiari segnali della volontà di ognuno di costruire un futuro migliore, più equo e che dia il giusto valore alle risorse disponibili, come dimostra, l’attenzione all’energia rinnovabile”.
Secondo l’indagine per 29,7 milioni di italiani (59% della popolazione adulta) la sostenibilità appassiona e interessa, ma soprattutto orienta i comportamenti e tutte le scelte quotidiane. Resta sostanzialmente stabile al 27% la quota di italiani che dimostra un alto livello di conoscenza dei temi soprattutto tra gli uomini dai 18 e i 44 anni, in possesso di un titolo di studio medio-superiore o laurea, liberi professionisti, quadri, manager e studenti che risiedono in prevalenza nelle grandi aree urbane. Il tema, invece, coinvolge e appassiona maggiormente le donne di età compresa tra 18 e 34 anni, diplomate o laureate, studentesse,
docenti o impiegate, residenti in grandi città. “Il quadro d’insieme induce a ritenere che se si deve parlare di coda lunga per EXPO 2015, questa si stia manifestando in termini di consolidamento della sostenibilità” – ha spiegato Renato Mannheimer di Eumetra Monterosa. “A due anni dall’Esposizione, infatti, è dimostrato come, quando si parla di sostenibilità, i concetti veicolati hanno avuto modo di essere fatti propri e trasferiti nella pratica quotidiana”.
Sostenibilità: le priorità secondo gli italiani
Gli italiani mostrano di avere le idee chiare su quali aspetti della sostenibilità meritino la priorità. In cima alla lista, con il 90% dei consensi, figurano gli investimenti nelle fonti di energia rinnovabili. A livello di tendenze l’indicazione si fa ancora più esplicita: il 93% degli italiani sposa l’idea che investire nelle rinnovabili sia utile sia per non dipendere da fonti fossili sia come stimolo all’economia nazionale.
Comportamenti di consumo e di acquisto
Gli italiani praticano la sostenibilità soprattutto tra le mura domestiche. Il 62%, infatti, dichiara di adottare comportamenti e consumi sostenibili nella gestione della casa. In particolare, il 71% della popolazione effettua la raccolta differenziata e il 53% utilizza elettrodomestici a basso consumo energetico. Il 19% degli italiani, inoltre, è sostenibile anche a tavola, con il 37% che rifiuta gli OGM, il 27% che privilegia i prodotti “km zero” e il 20% che consuma alimenti biologici.
La sostenibilità arriva a orientare anche l’ambito della gestione dei risparmi: a parità di rendimento, infatti, l’86% degli italiani preferirebbe investire in prodotti finanziari che propongano obiettivi di sviluppo sostenibile.
Il 62% è disposto a spendere di più per prodotti destinati alla casa come l’illuminazione a LED (80%) e gli elettrodomestici a basso consumo (76%). Il 31% accetterebbe di pagare un sovrapprezzo in bolletta pur di garantirsi la fornitura di energia rinnovabile.
Turismo sostenibile
L’Indagine riporta segnali di crescita nell’ambito del turismo sostenibile segnalando come circa 9,6 milioni di italiani (19%) ne conoscano il significato. Inoltre, 3,5 milioni di italiani acquisterebbero una vacanza sostenibile anche pagandola di più rispetto a un pacchetto turistico “standard” e 2 milioni già oggi organizzano vacanze sostenibili. Si tratta di numeri che lasciano ben sperare nell’anno internazionale del turismo sostenibile