Oggi 21 giugno non è soltanto il solstizio d’estate, giorno più lungo dell’anno. Per gli studenti e le studentesse d’Italia è anche il giorno della prima prova dell’esame di maturità 2017, quella del tema d’italiano. Tra le tracce scelte dal Ministero dell’Istruzione, spiccano tre argomenti a carattere ambientale, a conferma del fatto che sta prendendo sempre più piede, specialmente in campo didattico, una certa sensibilizzazione ecologica.
Infatti, l’analisi del testo verterà sulla lirica Versicoli quasi ecologici di Giorgio Caproni, intellettuale livornese vissuto a cavallo tra le due guerre mondiali. “La natura tra idillio e minaccia” e “disastri e ricostruzioni” sono invece i temi su cui i maturandi si dovranno cimentare per i saggi brevi in ambito artistico-letterario e storico-politico.
Versi ecologici
Uno degli elementi fondamentali della poesia di Giorgio Caproni riguarda l’equilibrio tra uomo e natura, messo a repentaglio da quest’ultimo, specialmente a partire dalla seconda metà del XXI secolo. La riflessione dell’autore parte dalla constatazione che il genere umano rischia di creare le condizioni per il proprio suicidio collettivo, quella che gli esperti chiamano la sesta estinzione di massa. Deturpando la natura, infatti, l’uomo contemporaneo distrugge anche se stesso, la cui sopravvivenza dipende dalle risorse naturali offerte dal Pianeta, in un atto irrazionale e irresponsabile. La Terra, al contrario, pare proprio non aver bisogno della specie Homo sapiens per continuare a vivere. Riportiamo per intero la lirica di Caproni:
Non uccidete il mare,
la libellula, il vento.
Non soffocate il lamento
(il canto!) del lamantino.
Il galagone, il pino:
anche di questo è fatto
l’uomo. E chi per profitto vile
fulmina un pesce, un fiume,
non fatelo cavaliere
del lavoro. L’amore
finisce dove finisce l’erba
e l’acqua muore. Dove
sparendo la foresta
e l’aria verde, chi resta
sospira nel sempre più vasto
paese guasto: Come
potrebbe tornare a essere bella,
scomparso l’uomo, la terra.
In armonia con l’ambiente
Per sviluppare il saggio artistico-letterario “la natura tra minaccia e idillio nell’arte e nella letteratura”, invece, gli studenti partiranno dalle immagini dei quadri di William Turner e Giuseppe Pellizza da Volpedo, oltreché dai versi di Giovanni Pascoli, Eugenio Montale e da estratti dall’opera di Giacomo Leopardi Dialogo della Natura e di un Islandese.
Per quanto riguarda infine la traccia “disastri e ricostruzioni”, i maturandi italiani sono invitati a ragionare sulla doppia faccia della distruzione, che può essere causata sia dall’uomo che dai fenomeni naturali, come dimostra un brano che ricorda i 50 anni dell’alluvione del fiume Arno che colpì Firenze nel 1996. L’unica soluzione per la specie umana è costruire una società in armonia con l’ambiente, che sappia conservarlo e custodirlo con cura.