“Più sicuro l’ambiente, più sicuri noi” è questo il motto della campagna promossa dal Ministero dell’Ambiente a favore del regolamento REACH, che prevede, entro il 31 maggio 2018, la registrazione di tutte le sostanze chimiche prodotte e commercializzate in Europa.
La campagna di comunicazione “Carta di identità delle sostanze chimiche: 2018 ultima scadenza” è l’iniziativa avanzata dal Ministero dell’Ambiente allo scopo di sensibilizzare le imprese ed i consumatori sui benefici derivanti dall’attuazione del regolamento REACH.
Questo rigoroso ed innovativo regolamento, in vigore dal 2007, interessa circa 30.000 sostanze e prodotti chimici circolanti all’interno dell’area dell’Unione Europea. L’acronimo REACH sta per REgistration, Evaluation, Authorization of CHemicals ed indica le tre principali fasi alle quali devono essere sottoposte le sostanze chimiche. Una prima registrazione della sostanza in un database comune a tutti gli stati membri, una successiva valutazione dell’esposizione e degli effetti per quantificare la stima del rischio associata al prodotto chimico, ed Infine un’autorizzazione alla produzione ed alla commercializzazione se la sostanza non rappresenta un rischio per la salute umana o per l’integrità degli ecosistemi naturali.
La divulgazione di queste novità introdotte con il regolamento è stata quindi affidata alla campagna di informazione, che è articolata in uno spot TV della durata di 30 secondi, in uno spot radiofonico, in un sito web, in un invio massivo di e-mail informative ed in una campagna web 2.0 che sfrutta l’enorme potere mediatico acquisito dai social. “Il REACH è importante per le imprese, favorisce migliori performance produttive e maggiore considerazione dei consumatori” è quanto afferma Francesca Giannotti del Ministero dello Sviluppo Economico in un’intervista promulgata sul profilo facebook del Ministero dell’Ambiente.
Nel sito istituzionale di quest’ultimo è poi presente un countdown online, il quale ricorda che mancano circa 111 giorni al 31 maggio, termine ultimo, per i produttori, di fornire le “carte d’identità” dei prodotti chimici che producono. Nel video della campagna di informazione – anch’esso presente sul sito – si ricorda poi che “la chimica non è né buona, né cattiva, è utile” ma che, dato il massiccio impiego di sostanze chimiche da parte dell’uomo, è necessaria una rigida regolamentazione per la tutela della nostra salute e di quella dell’ambiente in cui viviamo.
Oggi la produzione globale di prodotti chimici si aggira attorno alle 300 mila tonnellate e l’umanità ne è totalmente dipendente. Per questo è fondamentale informare sul REACH: per far conoscere l’importanza del registrare, valutare ed autorizzare tutti i prodotti di sintesi, per una maggiore sicurezza, trasparenza e sostenibilità.
Simone Valeri