Che l’aria che respiriamo non è tutta uguale, lo percepiamo ogni giorno, attraverso i nostri sensi, ma grazie a lamiaaria.it da oggi anche in Italia come già negli Stati Uniti, si avrà la possibilità di monitorare lo stato degli inquinanti contenuti nell’aria che respiriamo.
Un’iniziativa completamente nuova nei contenuti e negli obiettivi: offrire ai cittadini di tutti gli 8.100 comuni d’Italia, con un servizio del tutto gratuito, le previsioni per cinque giorni sulla qualità dell’aria e al contempo informare e sensibilizzare la cittadinanza in maniera chiara e comprensibile su un tema che interessa la vita quotidiana e di cui troppo spesso non viene percepito a sufficienza l’influenza sulla salute umana. Il sistema si basa sull’Air Index Quality (IQA) messo a punto dall’EPA, l’Environment Protection Agency Statiunitense. La scelta dell’indice americano (ripetto ad altri come l’ATMO francese, o l’Air Pollution Index britannico) è stata suggerita dalla Commissione Nazionale per l’Emergenza Inquinamento Atmosferico (CNEIA) nel suo documento “Inquinamento atmosferico in Italia da polveri sottili e l’impatto sulla salute”.
IQA statiunitense è un indice nato per comunicare quotidianamente lo stato della qualità dell’aria: ci fa sapere quanto è pulita o inquinata l’aria che respiriamo e quali effetti sulla salute potrebbe determinare, tenendo conto anche degli effetti che potremmo avvertire poche ore o pochi giorni dopo averla respirata.
Il sito sarà presentato ufficialmente nel corso di una conferenza stampa in programma per il 16 aprile 2009 alle ore 11 presso l’Hotel Nazionale (Sala Cinema) in piazza Montecitorio 131 a Roma, alla quale sarà presente anche Attilio Poli, presidente di Take Air srl, promotori del progetto.
Bella iniziativa se i dati fossero attendibili…
Ma basta vedere i dati pubblicati [1] per oggi 15/4/09 a Torino per rendersi conto di quanto siano fantasiosi:
indice generale buona
monossido di carbonio eccellente
biossido di carbonio buona
pm10 buona
Il sito ufficiale dell’ARPA [2] ci dice invece:
PM10 40 µg/m3 (max 50)
O3 122 µg/m3 (max 120)
NO2 116 µg/m3 (max 200)
CO 1.0 mg/m3 (max 10 mg/m3)
Insomma non proprio una bontà 🙂
E allora questi dati come li hanno letti? con il metro americano?
[1] http://www.lamiaaria.it/previsioni/comune.aspx?id=Torino
[2] http://www.provincia.torino.it/ambiente-provto/inquinamento/qualita/indice_iqa.htm
Credo sia innegabile che l’iniziativa serva a porre l’attenzione su di un problema, quello dell’aria che respiriamo, di difficile percezione. Sarà nostra cura girare il tuo puntuale commento ai gestori di lamiaaria.it. Le segnalazioni di questo tipo sono sempre ben accette dalla nostra redazione. Ti saremmo grati se in futuro volessi firmare i tuoi post.