di Letizia Palmisano
Si è svolta ad Atene, dal 6 al 10 Maggio, la Convention internazionale del NAI (inter) National Association for Interpretation sull’Interpretazione Ambientale. Tale disciplina, nata per vivere i parchi, si basa sul coinvolgere il visitatore con tutti e 5 i sensi. I parchi non vengono spiegati ma “emotivamente vissuti”.
Oltre la narrazione, quindi, i parchi e i siti archeologici vengono raccontati con rivisitazioni della storia e con “piéces” teatrali che prevedono la partecipazione spontanea dei visitatori. Lo scopo è quello di far sentire i visitatori compartecipi di quella specifica realtà e di conseguenza del mondo intero, consapevoli dei danni che l’uomo sta facendo, ma soprattutto che ognuno può fare la propria parte per salvaguardare la Terra.
Il convegno è stata un’occasione per condividere le varie esperienze realizzate nel mondo e per diffondere tale pratica nonché per rivendicare l’importanza della tutela e valorizzazione (naturalistica ed economica) dei siti naturalistici, storici ed archeologici.
L’interpretazione ambientale come disciplina è nata dalle escursioni nei parchi USA. In Italia aderiscono alla statunitense NAI, l’Aigae (Associazione Italiana Guide Ambientali ed Escursionistiche) e l’Unione per i Parchi e la Natura d’Italia che hanno preso parte al meeting internazionale.
Peraltro, si deve porre in evidenza che l’interpretazione ambientale è alla base dell’ispirazione di altre realtà che tutelano la natura, la storia e la cultura dei Parchi italiani, quali l’Associazione dei Parchi Letterari.
Al Convegno sono stati posti in rilievo i dati del settore turistico verde dei vari Paesi. Per quanto riguarda l’Italia, l’Aigae e l’Unione hanno evidenziato i dati sul turismo verde: 2.500 “professionisti della natura”, che ogni anno producono un budget di circa 75 milioni di euro, accompagnando ed interpretando la natura per oltre 5,5 milioni di persone. Rilevante il trend evidenziato: dal 2003 al 2008 sono cresciuti del 78% i visitatori delle scuole e del 61% gli adulti, con un picco di crescita del 88% per le iniziative di educazione ambientale e del 40% per quanto riguarda i campi estivi.