Nel bel mezzo di una congiuntura economica in cui non è così semplice trovare un’occupazione, un settore sembra smentire tutti i catastrofismi e continua silenziosamente a crescere. Per mettere in contatto domanda e offerta è nato GreenJob, network tematico dedicato al mercato del lavoro della Green Economy.
Il progetto è stato lanciato in Italia da InfoJobs.it, società di recruitment online leader in Europa per traffico internet e numero di offerte, e TimeStars, primo magazine dedicato all’evoluzione dell’essere umano. Prendono parte all’iniziativa Legambiente, Kyoto Club e QualEnergia che daranno visibilità al progetto nei prossimi mesi.
Una nuova piattaforma di comunicazione, moltiplicatore di opportunità che ci illustra Anna Maria Mazzini, marketing manager di Infojob : “Green Job è un punto di accesso privilegiato per le aziende e i candidati particolarmente sensibili ai temi della sostenibilità ambientale: un motore di ricerca dedicato permette di vagliare le offerte di lavoro “green” e, in più, ogni settimana il sito pubblica notizie, consigli e curiosità sul tema del rispetto dell’ambiente”.
Anche Infojob, in linea con i contenuti che va a promuovere, si adegua a uno stile di lavoro più sostenibile adottando GreenWay, “un decalogo, – spiega la Mazzini – ideato da InfoJobs.it e TimeStars, che contiene alcuni utili suggerimenti e consigli per lavorare in modo ecosostenibile. InfoJobs.it ha condiviso il decalogo in azienda con tutti i collaboratori e GreenWay è stato adottato da tutto l’ufficio, a testimoniare ulteriormente l’impegno dell’azienda su questi temi”.
Anche se interessante nelle intenzioni, per la verità di offerte di lavoro veramente green nel portale italiano InfoJobs.it, non ce ne sono ancora realmente molte.
In Gran Bretagna, patria della I rivoluzione industriale, già dal 2002, è online Environment-Job che a gennaio di quest’anno ha raggiunto le 940.000 pagine visualizzate. Una cifra considerevole.
Secondo l’Unep, il programma delle Nazioni Unite per l’ambiente, proprio questa III rivoluzione industriale, non solo abbatterà le emissioni di carbonio ma frenerà la recessione. Posizione ormai largamente condivisa e dominante nei paesi leader del mondo.
Quindi la Green Economy ci salverà dalla recessione come fece negli anni ’90 la New Economy? Domanda difficile a cui dare risposta. Certo si può affermare che mentre la New Economy si basava su qualcosa di molto astratto operando su un mercato globale e per certi versi immateriale, la Green Economy affonda, invece, le sue radici nella concretezza dell’innovazione tecnologica al servizio dell’ambiente, dalle energie alternative alla gestione integrata del rifiuto, alla riduzione del dispendio energetico, contagiando lentamente come una vera e propria onda verde tutti i comparti produttivi.
A tutti gli aspiranti eco-lavoratori non resta che fare i nostri migliori in bocca al lupo!