di Alessio Sciurpa
Google, il motore di ricerca accusato di consumare enormi quantità di energia elettrica, ha recentemente creato la consociata Google Energy con lo scopo di gestire le proprie attività intermediarie in materia, come riportato da The New York Times. Il colosso web di Mountain View ha già chiesto l’approvazione dalla Federal Energy Regulatory Commission statunitense di poter acquistare e vendere energia. Ha però dichiarato di non avere piani specifici per diventare un operatore del settore, ma che il suo obiettivo primario è quello di acquisire una maggiore flessibilità nell’acquisto di energia rinnovabile per i suoi “energivori” server.
Di sicuro il mercato delle rinnovabili ha subito nello scorso anno un’importante accelerazione, che sembra destinata ad intensificarsi nel 2010.
La caccia all’energia del futuro è anche oggetto del cortometraggio “Energy Hunter” di Albert Arizza, un po’ datato ma che negli ultimi giorni sta godendo di rebound in rete.
In sette minuti il giovane filmaker spagnolo ci porta in un futuro in cui il genere umano vive lontano dal pianeta Terra, diventato una landa ostile fatta di deserti e montagne innevate, dove solo le specie più resistenti sopravvivono.
La narrazione di Arizza è fluida, semplice e, soprattutto, universale. L’assenza totale di dialogo e l’uso di una colonna sonora su cui non c’è bisogno di spendere parole (Pink Floyd) facilita la diffusione e comprensione del messaggio intrinseco all’eccellente lavoro di Arizza: l’uomo, dall’alba dei tempi, è alla continua ricerca di ulteriori e più potenti fonti di energia (dalla macchina a vapore, al petrolio, al nucleare) e ritorna pertanto al pianeta Terra utilizzando la sua avanzata tecnologia per catturare ciò di cui ha disperato bisogno. Paradossalmente, tale energia altro non è che di origine naturale.
Il messaggio è chiaro e, nel farlo, Arizza si diletta con richiami donchisciotteschi e al “Siglo de Oro” spagnolo: così come il Don Quijote di Cervantes era un monito all’inadeguatezza degli intellettuali a fronteggiare i nuovi tempi, metafora di una ricerca incessante e di ritorno ad una purezza perduta, così “Energy Hunter” vuole essere monito per tutti noi.