La VII edizione del Premio AICA è stata ospitata quest’anno dalla serata conclusiva di Cinemambiente, a Torino, ieri, domenica 6 giugno. Davanti ad un ampio e eterogeneo pubblico, Gaetano Capizzi, direttore di Cinemambiente, ha invitato sul palco Roberto Cavallo, presidente di AICA, per presentare il Premio e i suoi vincitori.
Anche quest’anno le categorie erano tre. Per “Comunicare ai cittadini, fa bene all’ambiente”, dedicato al tema della biodiversità, è stato premiato il Movimento Terra Madre, fondato da Carlin Petrini. Ampio evento mediatico, Terra Madre riesce, ormai da diversi anni, a comunicare il valore della biodiversità a tutti i livelli, scientifico, ambientale e culturale.
Il Premio è stato consegnato da Roberto Tricarico, assessore all’ambiente della Città di Torino, a Eric Vassallo, governatore Slow Food Piemonte e Valle d’Aosta, che così ha commentato: Terra Madre è un vero e proprio movimento, non un semplice evento legato ad un unico periodo dell’anno. Contadini e persone che fanno parte di questa rete, in tutto il mondo, si dedicano quotidianamente alla cura delle loro coltivazioni e della biodiversità per consegnare alle generazioni future un patrimonio ambientale integro e non depauperato.
Il Premio per la categoria Comunicare il Protocollo di Kyoto è andato invece a Andy Hobsbawm, fondatore insieme a Naresh Ramchandani del movimento “Do the Green Thing”, il cui obiettivo è diffondere utili consigli per sensibilizzare non solo i cittadini, ma anche governi e imprese affinché perseguano scelte innovative, scelte verdi. Hobsbawm ha partecipato alla premiazione in video conferenza. Lieto del riconoscimento, ha ringraziato e specificato come la diffusione di messaggi verdi debba essere creativa, stimolante, debba servirsi di vari canali e linguaggi. La comunicazione ambientale deve essere sexi per attirare quante più persone possibile in modo che condurre una vita sostenibile non venga percepito come un’imposizione, ma diventi un desiderio profondo. La connessione via skype, strumento che insieme alle distanze abbatte anche le emissioni di CO2, che riscosse il gradimento del pubblico nella scorsa edizione del Premio, è stato nuovamente riproposto.
Il terzo premio, infine, quello alla Carriera dedicato a Beppe Comin, uno dei precursori della comunicazione ambientale in Italia, è andato a Enzo Bianchi. Il priore del Monastero di Bose, impegnato altrove, si è detto molto rammaricato della sua assenza, ma ha dato la sua disponibilità per organizzare un altro incontro, che sarà sicuramente una bellissima occasione di riflessione sulla relazione tra religione e spiritualità da un lato e rispetto per l’ambiente dall’altro.
In attesa di poter ascoltare dal vivo le parole di Bianchi, riportiamo questa citazione che è insieme una dichiarazione d’amore per l’ambiente e un monito ad aver cura dei frutti della terra: Piantare una vite è come fare un matrimonio con la terra, è un gesto di grande speranza, che non a caso la Bibbia pone come primo gesto compiuto da Noè dopo il diluvio. Significa stipulare un’alleanza con un pezzo di terra, affermare che lì, in quel posto preciso, si vuole dimorare, che ci si prende il tempo per di attendere i frutti del proprio lavoro: coltura e cultura, quella della vigna è una sorta di patto nuziale tra l’uomo e la natura (Il pane di ieri, Einaudi, 2008: 48-49).