Pannelli fotovoltaici per liberarsi dall’amianto

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di Eleonora Anello

“Eternit free”, ovvero come coniugare la diffusione delle fonti rinnovabili con la bonifica dell’amianto. La campagna, promossa da AzzeroCO2 e Legambiente, si avvarrà delle Province italiane per rivolgersi alle aziende presenti sul loro territorio con l’obiettivo di aiutarle a beneficiare degli incentivi speciali introdotti con il DM del 19 febbraio 2007. Il decreto ha introdotto un meccanismo di incentivazione che premia l’integrazione architettonica degli impianti fotovoltaici ed in particolare la sostituzione delle coperture in eternit dei capannoni industriali o agricoli.

La prima Provincia ad aderire al progetto è stata Lecce: 99 comuni, in cui si stima che la superficie in amianto presente su edifici ad uso lavorativo ancora da rimuovere sia pari ad oltre 250.000 mq.Con Eternit free tutte le aziende della provincia salentina saranno adeguatamente informate sulla possibilità di utilizzare gli incentivi nazionali e locali. Grazie ai dati forniti dall’amministrazione provinciale, Confindustria Lecce e Confartigianato Lecce, si individueranno i soggetti da coinvolgere nel progetto.

Anche la Comunità Montana della Marsica (AQ), si avvarrà del know how di AzzeroCO2 sia per il coordinamento tecnico della campagna che per stabilire un contatto diretto con i possibili beneficiari, che si è concretizzato nell’istituzione di uno sportello dedicato per ottenere maggiori informazioni e consulenza gratuita.

A un passo dall’adesione tante altre province a partire dal Piemonte con Alessandria, Torino e Vercelli, e poi ancora Grosseto, Roma e Bari. Alle amministrazioni, le associazioni ambientaliste promotrici chiedono un prezioso quanto formale aiuto: effettuare un monitoraggio preciso e appoggiare la campagna assicurando l’informazione ai destinatari degli incentivi.

Il circolo virtuoso tra amministrazioni locali, aziende e cittadini prodotto dalla campagna dovrà innescarsi in tempi brevi visto che si potrà usufruire degli incentivi fino a dicembre 2010. Una sfida per le amministrazioni italiane che troppo spesso fanno parlare di sè per i tempi eccessivi di attuazione. Ad accelerare le procedure però questa volta concorrono un sicuro ritorno di immagine e il passaggio alle energie rinnovabili, il quale comporta inevitabilmente una riduzione dei consumi e delle emissioni di gas serra indispensabili al raggiungimento degli obiettivi imposti dal Protocollo di Kyoto.

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