Oltre il rifiuto

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di Anna de Polo

Sabato 20 è iniziata la Settimana Europea per la Riduzione dei Rifiuti, che si concluderà domenica 28 novembre e che si propone di divulgare il concetto di riuso inteso come consumo più attento e responsabile, prolungamento della vita dei prodotti e riduzione dei rifiuti gettati via, attraverso una serie d’iniziative locali, fra cui quelle coordinate dalla Rete Nazionale degli Operatori dell’Usato (Rete O.N.U.). La Rete O.N.U. presenta, presso i mercati e le fiere dell’usato d’Italia, una serie d’interventi realizzati dalle organizzazioni locali fondatrici della Rete: Associazione Occhio del Riciclone, Associazione ViviBalon, Associazione Bazar Project, Associazione Bidonville, Rete di sostegno ai mercatini Rom, Associazione degli Operatori di Porta Portese.

Per sensibilizzare i frequentatori delle fiere dell’usato saranno affissi sui banchi degli operatori del mercato delle locandine che mettano in evidenza il valore sociale, economico e ambientale della vendita e del baratto dei beni usati come pratica atta a ridurre la produzione di rifiuti e saranno distribuiti dei gadget con annesso calendario dei principali appuntamenti dell’associazione locale e della Rete O.N.U., a partire dagli Stati Generali dell’Usato, che si terranno a Torino i prossimi 14 e 15 gennaio 2011. Quest’azione di sensibilizzazione avrà luogo nei mercati storici dell’usato di Porta Portese (Roma), Balon (Torino), 29° fiera del baratto e dell’usato (Napoli), Città dell’Altra Economia (Roma), Sportello popolare Quarticciolo (Roma).

Domenica 28 novembre presso la sala Renato Biagetti della Città dell’Altra Economia, a Torino, verrà presentato il “Rapporto sul Riutilizzo in Italia”, dove sarà fatto il punto sullo stato dell’arte del riuso in Italia e saranno messe a confronto alcune esperienze virtuose. La presentazione sarà curata dall’Associazione Occhio del Riciclone, che è nata agli inizi del 2003 con l’obiettivo di promuovere il riutilizzo e individuare una soluzione all’emergenza rifiuti a partire dal punto di vista dell’economia popolare. Gianfranco Bongiovanni, membro dell’Associazione esperto in comunicazione ambientale ed economie popolari legate al riuso, in occasione della presentazione della rete O.N.U ha dichiarato: “l’impatto disastroso sull’ambiente di politiche basate principalmente sullo smaltimento in discarica mette in evidenza il grande effetto positivo nella diminuzione degli oggetti da smaltire. Se gli operatori dell’usato avessero accesso ai rifiuti ingombranti che i cittadini portano ai centri di raccolta urbani si otterrebbe un abbattimento dei costi per la raccolta differenziata”.

Adesso che abbiamo imparato a riciclare, quindi, dobbiamo imparare a riutilizzare. La pratica della differenziazione e del riciclo, infatti, pur con molte difficoltà e grandi differenze tra alcune zone d’Italia ed altre, sta diventando ormai un’abitudine consolidata. Alcuni di voi forse avranno sperimentato un sussulto della coscienza quando, per varie ragioni, si sono trovati a gettare per esempio una bottiglia di vetro nell’indifferenziata o a mettere plastica e umido nello stesso contenitore. Questo disagio, sintomatico di una sensibilità ambientale che si manifesta in comportamenti automatici e quasi inconsapevoli, è un traguardo raggiunto da tutti noi come persone e come cittadini, ma rappresenta anche un nuovo punto di partenza. Cosa facciamo, infatti, per ridurre la quantità di rifiuti che produciamo quotidianamente? Questo è probabilmente un quesito “nuovo” per molti e una nuova sfida per tutta la società, tanto più per una consumistica come la nostra. Non solo riciclo, quindi, ma anche riuso, è il messaggio che questa Settimana Europea ci vuole trasmettere.

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