Adozione e riduzione in Basilicata

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di Paolo Ghiga

Adotta una fontana”: è il titolo dell’azione dell’Azienda Rabite Servizi Turistici di Turci (Basilicata) per partecipare alla Settimana Europea per la Riduzione dei Rifiuti 2010.
Nel progetto sono stati coinvolti diversi stakeholders, oltre all’Azienda promotrice, hanno dato il loro contributo i ragazzi dell’Istituto I.T.C.G.T. “Manlio Capitolo”, il Comune di Tursi- Matera, il Parco Nazionale del Pollino e l’Acquedotto Lucano.
Sono stati previsti studi e ricerche delle vie dell’acqua a Tursi condotti dagli studenti, che localizzato e in seguito adottato una vecchia fontana ancora attiva, con l’obiettivo di ridurre il consumo di bottiglie.

Il 22 novembre è stata inoltre prevista un’escursione ecologica per le classi coinvolte presso la Sorgente Frida, nel Parco Nazionale del Pollino.
La parte didattico-educativa vedrà la creazione di una pagina web, vero diario di bordo, la pubblicazione del progetto storico-architettonico della fontana, la proposta e la votazione (proprio durante la “Settimana”) dello slogan più significativo sul consumo responsabile dell’acqua pubblica.

Ma l’iniziativa non si concluderà in questi giorni. Entro gennaio 2011, infatti, si terrà una presentazione pubblica del progetto con la posa di una targa sulla fontana adottata, riportante la sua storia e lo slogan vincitore, mentre la promozione dell’intero progetto nelle scuole medie limitrofe, avverrà entro fine febbraio.

Dott.ssa Carmela Rabite come avete reso partecipe il vostro target alla Settimana Europea per la Riduzione dei rifiuti?
«Abbiamo sensibilizzato un target specifico, ovvero gli studenti di un istituto superiore, coinvolgendoli in prima persona in un’escursione, condividendo e promuovendo, con loro le pratiche consapevoli mediante la creazione un’apposita pagina web. Per aprirci all’esterno abbiamo creato una rete di enti, una newsletter e abbiamo pubblicizzato la nostra iniziativa soprattutto sulla stampa locale. Inoltre ci siamo impegnati a preparare e distribuire il materiale informativo e pianificando. Inoltre, abbiamo programmato la cadenza annuale dell’evento».

Per un’azienda di servizi turistici l’attenzione per l’ambiente è significativa…
«In realtà siamo partiti semplicemente dal nostro territorio, da quello che ci offre da millenni, senza chiedere mai nulla in cambio e dal quale, da generazioni, si fugge. Oggi, fanno parte integrante dei nostri paesaggi pale eoliche ed enormi condutture d’acqua. Un territorio, insomma, che grazie alle risorse naturali distribuisce gratuitamente una ricchezza paradossalmente misconosciuta. Diffondendo la cultura dell’appartenenza e della consapevolezza, le giovani generazioni potranno contribuire a ridurre questo atavico gap. Crediamo che questa sia la strada percorribile. Cerchiamo di adottare tutte le precauzioni che ci consentono di ridurre CO2, come corsi di guida ecologica per il nostro personale, oppure acquistando nuovi bus con motori a GPL. Ma, siamo consapevoli che, tutto questo non può bastare. Siamo parte di un circolo vizioso che speriamo diventi virtuoso».

Avete riposto grandi speranze nei giovani mostrando attenzione anche per gli aspetti didattico-educativi della proposta…
«L’idea di adottare una fontana, di individuare uno slogan, di creare un percorso delle vie dell’acqua, sarebbe stata nulla se non avessimo coinvolto i ragazzi. Questo progetto è stato costruito intorno a loro, perché crediamo nella loro grande ed innovativa capacità di comunicare. Abbiamo cercato di far convogliare la loro attenzione e le loro energie sul tema del consumo critico dell’acqua, dandogli la possibilità di realizzare strumenti di comunicazione a basso impatto ambientale. I ragazzi, presi dall’entusiasmo, stanno coinvolgendo l’intero Istituto e le ultime classi delle scuole medie dei Comuni di Tursi e Craco, facendo rientrare il tutto in un progetto di orientamento, infatti gli insegnanti hanno inserito Adotta una Fontana, all’interno dei POF 2010/2011»

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