Dal 16 al 23 aprile 2011 si svolgerà la Settimana Nazionale Porta La Sporta, iniziativa promossa da Associazione dei Comuni Virtuosi, WWF, Italia Nostra, Touring Club Italiano, Adiconsum e con il Patrocinio del Ministero dell’Ambiente.
Porta La Sporta giunge quest’anno alla sua seconda edizione, e, a poche settimane dall’evento, si riconferma appuntamento imprescindibile per quegli enti, aziende e cittadini che vogliono promuovere con azioni concrete un uso più sostenibile degli imballaggi in plastica.
Silvia Ricci, coordinatrice e fondatrice della campagna permanente, ci informa dell’avvenuta adesione a tutt’oggi di almeno 5 provincie, 6 gruppi della grande distribuzione e di una rinnovata partecipazione di enti già coinvolti nell’edizione precedente: «Quest’anno l’evento è stato pubblicizzato con un mese di anticipo rispetto all’anno passato– dice Silvia Ricci – per esigenze sia di comunicazione che di gestione, in modo cioè, da dare più tempo agli enti interessati per organizzarsi. La seconda edizione di Porta La Sporta ricade tra l’altro in un periodo clou per quanto riguarda la tematica degli imballaggi: è infatti recentemente entrato in vigore il divieto di commercializzazione per i sacchetti di plastica ed è stata recepita l’ultima direttiva europea in materia di gestione dei rifiuti che, per la prima volta, mette la prevenzione del rifiuto tra le azioni prioritarie da intraprendere». Porta La Sporta si arricchisce inoltre di due iniziative parallele: Mettila in rete che prevede l’adozione di una soluzione riutilizzabile per il settore ortofrutta nella grande distribuzione ma anche nel piccolo commercio e Sfida all’ultima Sporta, una gara di riduzione del sacchetto monouso per Comuni. Sfida all’ultima Sporta può essere promossa da Unioni di Comuni, Provincie, Regioni, Consorzi, come enti autorevoli in grado di raccogliere fondi da sponsor destinati al Comune vincitore che li potrà impiegare esclusivamente per i lavori necessari agli edifici delle scuole locali.
Mettila in rete si propone invece come una vera e propria campagna di informazione ed educazione del cittadino, ormai abituato a vedersi vendere al mercato frutta e verdura separata in più sacchetti o costretto all’utilizzo massiccio degli stessi al momento della pesata all’interno della grande distribuzione: «Mettila in rete supera quello che è stato l’intento iniziale di Porta La Sporta, ovvero porre l’attenzione sull’eccesso di imballaggi utilizzato; Mettila in Rete evidenzia come dei sacchetti di plastica si possa addirittura fare a meno. Per arrivare ad un tale cambiamento di abitudini è tuttavia necessario un complesso passaggio attraverso una serie di gesti nuovi: portarsi una retina da casa, chiedere al commerciante di pesare frutta e verdura senza prima averle messe in un sacchetto, lasciare a disposizione dei clienti cestini o simili in cui riporre la merce scelta prima della pesata…ecc. Se queste buone pratiche prendessero piede fra i cittadini, sarebbe possibile la nascita di un fronte comune da parte dell’opinione pubblica che influenzerebbe sia le aziende che le azioni politiche».
A proposito di comunicazione, Porta la Sporta ha avuto risonanza anche grazie alla terminologia scelta: «Sporta non è un vocabolo utilizzato in tutte le regioni italiane – ci spiega la Ricci – ma la sua apparente estraneità al linguaggio comune ha acceso quel po’ di curiosità in più che ha dato ancora maggiore risonanza all’iniziativa».
Segnaliamo inoltre che le aziende e/o gli enti intenzionati ad aderire a Porta la Sporta, potranno trovare sul sito dedicato consigli, procedure e strumenti di promozione e divulgazione, che renderanno semplice e di massima efficacia la propria partecipazione alla campagna; tutti i partecipanti verranno citati nel sito e, da quest’anno, divisi in categorie in modo da essere più rintracciabili.
Cosa volere di più? Davvero un’ottima campagna, negli intenti come negli strumenti proposti.
Per dimostrare ancora una volta che tutelare l’ambiente conviene.