All’inizio dello scorso anno, la United Nations Population Fund (UNFPA) ha lanciato “7 billion actions-A global movement for all humanity“, una campagna che continuerà per tutto il 2012, volta a mettere in evidenza le azioni positive nell’affrontare le sfide dello sviluppo globale portate avanti da singoli individui e da organizzazioni. Grazie alla condivisione di queste esperienze in un forum aperto, l’iniziativa mira a favorire la comunicazione e la collaborazione in un pianeta sempre più popolato e sempre più interdipendente, come si evince dal rapporto “Il mondo a 7 miliardi: le persone, le opportunità“, che porta alla luce un’inarrestabile urbanizzazione. Quello fotografato dallo studio, è infatti un mondo caratterizzato da una grande mobilità, fatta soprattutto di migrazioni di popoli, dal sud verso il nord e, all’interno dei paesi meridionali, dalle zone rurali a quelle urbane. Nella speranza di migliorare le condizioni economiche, queste migrazioni causano una progressiva urbanizzazione, selvaggia, che finisce per incidere sull’ambiente e sulla qualità di vita della popolazione stessa.
7 i temi individuati per coinvolgere e portare a conoscenza di queste problematiche l’opinione pubblica: povertà e ingiustizia sociale; empowerment delle donne; salute riproduttiva; giovani; anziani; ambiente; urbanizzazione.
Unirsi al movimento è molto semplice ed è possibile farlo in diversi modi. Oltre ai racconti che possono essere personali o coinvolgere altre persone, ONG e/o imprese che si sono attivati a favore dell’umanità, ci si può cimentare nella composizione di una versione della canzone “United”, inno che ciascuno può interpretare con il proprio stile musicale e i propri strumenti. La Fondazione Playing for Change selezionerà alcune versioni che faranno parte di un mix finale.
C’è poi “1 of 7 Billion”, concorso organizzato dalla Fondazione 10.12.48 a cui si può partecipare attraverso i cortometraggi. Il cinema così come la musica divengono mezzi potenti, linguaggi universali particolarmente adatti alla diffusione del dibattito su questioni cruciali. Inoltre, riescono a dare un volto più umano alle sfide che sta affrontando il pianeta e in particolar modo l’ambiente.
Per gli aggiornamenti è possibile sintonizzarsi sui più popolari social network, come Twitter e Facebook, oppure leggere il blog. Una campagna completa, che non lascia nulla al caso e che mette in campo anche le risorse comunicative più classiche come opuscoli e schede descrittive, rivolti sia all’esterno che all’interno delle Nazioni Unite, poster e video. Per facilitare l’azione dei singoli, è invece stato formulato un modello di lettera.