L’ambiente cinguettante

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di Eleonora Anello

Quale sia l’uso migliore di Twitter da parte della comunicazione ambientale è un tema del tutto nuovo, poco trattato ma sicuramente di grande interesse. L’anno che ci siamo lasciati alle spalle passerà alla storia come quello dei social network. In Italia è stato senza alcun dubbio l’anno del boom di Twitter.
In campo ambientale l’ultima coraggiosa a buttarsi nel microblogging è stata l’Arpat inaugurando il suo account @arpatoscana.

Ai tweets, messaggi brevi contenenti non più di 140 caratteri, sono stati affidati aggiornamenti sull’ambiente toscano e sui principali avvenimenti che coinvolgono l’ente. In particolare, notizie e informazioni sullo stato ambientale del territorio; flash sugli avvenimenti del giorno e sulle attività di controllo; aggiornamenti sui nuovi provvedimenti legislativi; informazioni relative a eventuali emergenze ambientali; segnalazioni di convegni ed eventi; pubblicazioni di report prodotti dall’agenzia; oltre che materiale multimediale come video e immagini.

«Sperimentare e collaudare la propria presenza sui social network è uno degli obiettivi che ARPAT si è data per il 2012 – si legge in un comunicato – Tra le opzioni possibili, è stato scelto Twitter per la naturale inclinazione di questo media sociale a supportare la diffusione in tempo reale di informazioni frequenti e istantanee. Twitter va ad integrare gli strumenti di informazione dell’agenzia agendo come cassa di risonanza di notizie già diffuse attraverso il sito web o altri media ma si offre anche come nuovo canale, idoneo ad accogliere e veicolare patrimonio informativo, inespresso, come nel caso degli aggiornamenti flash».

E per favorire il dialogo e l’azione con altri utenti, in netta controtendenza alle abitudini rilevate nell’impiego di Twitter da parte delle pubbliche amministrazioni, Arpat ha deciso di integrare il nuovo canale nel suo sistema d’ascolto sfruttando le funzionalità di dialogo e condivisione. L’agenzia infatti ricorre di frequente a operazioni come la selezione di un nucleo di account da seguire (i following), il rilancio di notizie ambientali provenienti da account terzi attraverso la funzione “retweet”, l’uso degli hashtag, le parole precedute dal simbolo cancelletto (#), per favorire il dialogo e l’interazione con altri utenti.

Ad oggi quindi la presenza su Twitter delle pubbliche amministrazioni assomiglia per molti versi al loro debutto sul web, quando i siti esistevano ma fungevano solo da vetrina. Siamo certi che l’adozione di Twitter da parte delle istituzioni che si occupano di ambiente uscirà presto da questa fase iniziale, dove i meccanismi d’uso non sono ancora consolidati e l’apprendimento è ancora in corso. In questo scenario, Arpat rappresenta quindi l’avaguandardia di questo nuovo e affascinante modo di comunicare.

E voi, lo sapevate? #Sapevatelo!

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