E’ capitato a tutti di chiedersi: “ Il cartone del latte adesso dove lo butto? Il brick del succo di frutta? Ma figurati se si può riciclare?!”. Ad informare i cittadini in Toscana hanno pensato Revet, azienda specializzata nella raccolta, selezione e trattamento di materiali destinati al riciclaggio e Tetra Pak, con una campagna per sensibilizzare i cittadini delle province di Siena, Arezzo e Grosseto dal titolo: ”Raccogli i contenitori Tetra Pak nel multimateriale. La raccolta differenziata migliora e il riciclo è garantito”. Il progetto, patrocinato dalla Regione Toscana, si prefigge l’obiettivo di migliorare la raccolta di questo materiale, ancora a livelli molto bassi in regione.
Diego Barsotti, responsabile Ufficio Stampa di REVET toscana spiega che «Sono due gli aspetti che abbiamo voluto rimarcare nella campagna: il primo è il fatto che conferendo i contenitori Tetra Pak nel circuito multimateriale si può ottenere in Toscana il riciclo al 100% perché dopo la selezione operata da Revet e l’invio all’impianto della cartiera è possibile recuperare la carta che è la principale componente ma anche il polietilene e l’alluminio presenti in percentuali minori. Il secondo elemento discende dal primo: i contenitori Tetra Pak conferiti nel multimateriale rientrano nel circuito Ri-prodotti in Toscana e quindi i cittadini hanno la possibilità di acquistare i prodotti che derivano dalla raccolta differenziata dei propri rifiuti».
Per comprendere meglio quanto sia importante mettere i contenitori Tetra Pak nel multimateriale, forse è meglio scendere un po’ nel tecnico: «Una volta raccolto nel multimateriale, il Tetra Pak viene selezionato negli impianti Revet e suddiviso da tutte le altre tipologie di rifiuti. Quindi le balle sono inviate nello stabilimento della cartiera e qui un moderno impianto riduce tutto il Tetra Pak in una poltiglia, che poi viene aspirata e filtrata: la pasta cellulosa che è di ottima qualità va a riciclo direttamente in impianti adiacenti, mentre il materiale restante (circa il 25%) viene avviato a riciclo e trasformato in ecoallene, materiale con cui è possibile realizzare altri manufatti (oggettistica, gadget, casalinghi…)», spiega ancora Diego Barsotti.
Analizzando invece l’aspetto più comunicativo della campagna, le attività si sono indirizzate a diversi target: «Sono stati attivati seminari e incontri con i responsabili della comunicazione delle aziende di gestione e con i giornalisti delle testate locali. Gli amministratori degli enti pubblici sono stati informati attraverso messaggi mail dedicati. Come promozione pubblicitaria sono stati utilizzati strumenti che hanno permesso di rendere visibile la campagna ad un pubblico vasto. In particolare si sono utilizzati spazi pubblicitari sui quotidiani cartacei e on line, spot radiofonici e i referenti delle due aziende sono stati ospiti in programmi di approfondimento su testate televisive».
Nell’immagine della campagna, il logo Revet si posiziona sul petto dei due testimonial, un ragazzo e una ragazza: i più maliziosi potrebbero pensare ad un posizionamento non casuale, ma dopotutto, in ogni caso, il riciclaggio è un fatto di cuore!
Sarebbe interessante capire quali sono gli impianti che si sobbarcano questi costi aggiuntivi per rendere riciclabile un materiale che di fatto non lo è.
A meno che sia stata la stessa Tetrapack ad acquistare il moderno impianto.
L’impianto che ritira i cartoni per bevande derivanti dalla selezione della raccolta multimateriale effettuata presso Revet, e’ Cartiera Lucchese Spa di Borgo a Mozzano (LU).
Sul sito http://www.lucartgroup.com e’ possibile trovare tutte le info su questo progetto del gruppo industriale Lucart denominato EcoNatural e GrazieNatural.