di Francesca Morra
Ieri, 24 maggio, è stato presentato il 15° Festival di Cinemambiente al Museo del Cinema nella suggestiva Mole Antonelliana di Torino: da giovedì 31 maggio a martedì 5 giugno 2012 si alterneranno più di 100 documentari e film, in un fitto programma già visionabile sul sito ufficiale. Il Festival si chiuderà festeggiando il World Environment Day (WED), la Giornata Mondiale dell’Ambiente promossa da UNEP (United Nations Environment Programme), di cui il festival è partner ufficiale.
“La novità di quest’anno è che il Festival ci sia ancora!” esordisce il direttore del Festival Gaetano Capizzi che, appoggiato dal Presidente del Museo del Cinema Ugo Nespolo, ha parlato dei tagli e della conseguente riduzione degli organici. Nonostante questo, il Festival di Cinemambiente resiste in modo egregio. Forse anche merito di alcuni sponsor privati della green economy (come Leroy Merlin, Smat, Asja, G.A.I.A., Cial, Amiat e molti altri) che hanno intuito come questo festival sia effettivamente formativo e serva a tenere alta la soglia d’attenzione del pubblico sulle politiche verdi. Nonostante questo sforzo privato non si è potuto fare a meno di mettere a pagamento le proiezioni pomeridiane e serali al modico costo di 3 euro.
I limiti del progresso, la crisi economica e la cura del territorio saranno i temi principali di quest’anno, trattati nei documentari nazionali e internazionali e, da quest’anno, anche in una nuova sezione: il concorso mediometraggi. “Chasing Ice” di Jeff Orlowski, aprirà la rassegna che verrà chiusa da “La vita negli oceani” di Jacques Perrin e Jacques Cluzaud. Molti i titoli da vedere assolutamente “Progress” di Mathieu Roy e Harold Crooks sulla dannosità del progresso incontrollato e “La soif du monde” di Yann Arthus-Bertrand dedicato all’acqua come bene primario e ineliminabile. Lo stesso Bertrand sarà il presidente della giuria documentari internazionali composta da Neri Marcorè e Luca Argentero, Kathleen Mullen e Andrew Nisker. L’offerta per le scuole sarà come ogni anno ricca di appuntamenti con il programma EcoKids, e con la possibilità di vedere in streaming la rassegna dei film attraverso la Cinemambiente Tv.
La sensibilità green non sarà soltanto nei contenuti di ciò che si vedrà proiettato, ma anche in tutto ciò che ruoterà intorno al Festival. Capizzi ricorda infatti che “lo staff e gli ospiti del festival si muoveranno con auto elettriche, car pooling e bike sharing. Inoltre i pranzi e le cene saranno a km 0 grazie a Coldiretti”. Questa concretezza di intenti è dovuta anche alla fitta rete creata intorno al Festival di Cinemambiente che ha portato ad una collaborazione intensa per la buona riuscita degli Ecoeventi. Uno di questi è il progetto di G.A.I.A. in collaborazione con Cinemambiente e l’associazione culturale 4events per l’installazione di due mostre d’arte contemporanea: On Air – Radio Upcycle, dal 31 maggio al 7 giugno presso la Pow Gallery di Torino, una mostra che riflette sul concetto di recupero di materiali di scarto per creare opere d’arte; e On Air – Radio Raee, il 9 giugno presso il Polo Trattamento Rifiuti di Gaia ad Asti, che propone una serie di interventi tra pittura, scultura e videoarte su una tettoia di rifiuti elettronici. Con On Air – Radio Upcycle e On Air – Radio Raee l’arte si relaziona ai temi dell’ambiente.
Aspettando che si spengano le luci, e che si dia inizio alla proiezione, il pensiero dello spettatore andrà a ciò che vedrà: non più documentari catastrofisti, passati quasi di moda, ma incentrati sulla presa di coscienza della necessità di cambiamento, quella stessa che lo spettatore sente e per la quale, forse, è lì seduto in poltrona.
Buon Compleanno Cinemambiente!
Grande Capizzi non mollare!